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Borsa Milano positiva con banche e oil, balzo Leonardo, auto cedente, crolla La Doria

Una donna davanti l'ingresso della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Inizio di settimana con impronta positiva a Piazza Affari, in linea con le altre borse europee, sostenuta in particolare da bancari ed energetici.

Le elezioni tedesche, con la vittoria di misura dei socialdemocratici e la probabile formazione di un governo con Verdi e liberali, hanno scongiurato scenari meno graditi al mercato, contribuendo a sostenere l'umore degli investitori.

A Wall Street andamento a due velocità con il Dow Jones in deciso rialzo, mentre il Nasdaq arretra dell'1% penalizzato dallo "switch" da parte degli investitori dai tecnologici ai titoli più legati alla crescita economica.

Intorno alle 16,35 l'indice FTSE Mib sale dello 0,51%. Volumi intorno a 1,8 miliardi di euro.

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Tra i titoli in evidenza:

Molto forti le banche come in Europa, con Unicredit a +2,7% e Intesa Sanpaolo a +2%. Sale di circa il 2% anche Banco Bpm, mentre un primario broker italiano rilancia l'ipotesi di un interesse per l'istituto da parte di UniCredit, dopo che avrà rilevato Mps (+1,1%). Prosegue, invece, la lettera su Carige che flette del 4,6% a 0,71 euro ben sotto il livello di rientro in Borsa a fine luglio dopo un lungo stop.

In rialzo del 3,6% Leonardo. La joint venture Thales Alenia Space è stata incaricata dall'Agenzia spaziale europea di costruire un prototipo di stazione di terra di prossima generazione per il sistema europeo di navigazione satellitare Egnos.

Tonico tutto il settore oil&gas in Italia come in Europa, sostenuto dall'ennesimo rialzo del greggio con il Brent che si è portato intorno agli 80 dollari al barile. Eni avanza del 2,45%, meglio Tenaris (+3,4%), più indietro Saipem (+1,7%).

Più cauto il settore auto, con Stellantis in salita dello 0,5% e Cnh cedente. Goldman Sachs ha tagliato le stime di produzione del settore per quest'anno a causa della strutturale carenza di chip e delle conseguenti chiusure di impianti, ma ha sottolineato che "la debolezza del 2021 crea opportunità per il 2022".

Bene Generali (+1,2%) in vista del Cda di questo pomeriggio, che dovrà affrontare la questione delle procedure di rinnovo del board in un contesto di forte spaccatura tra consiglieri e soci in merito alla conferma dell'AD Philippe Donnet.

Realizzi su Amplifon (-3,2%), Diasorin (-3,5%).

Affonda La Doria (-12,2%), che dopo il recente rally speculativo si porta intorno ai 17 euro dopo la conferma di trattative in corso con Investindustrial che potrebbero portare alla cessione della società - con successiva Opa obbligatoria - a 16,5 euro per azione. Gli analisti di Intesa Sanpaolo scrivono nel daily che "da una valutazione preliminare non consideriamo il prezzo indicato per l'offerta attraente".

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)