Borsa Milano positiva, giù banche, Atlantia, bene utilities, calcio, Mediaset
MILANO, 30 marzo (Reuters) - L'indice della borsa di Milano si riprende e chiude stabile grazie anche a Wall Street, ma le banche italiane segnano un forte ribasso sulle attese per un taglio deciso alle cedole.
Il focus non è più sull'Italia, mentre l'epidemia di coronavirus si espande in Europea e soprattutto colpisce in modo aggressivo gli Stati Uniti. L'impatto economico ora dipende dalla reazione dell'Unione europea e degli Usa.
Nonostante le garanzie della Bce, torna a salire la pressione sul differenziale tra rendimenti dei titoli di Stato italiani e tedeschi.
Banche in forte calo dopo che la Bce ha raccomandato agli istituti quotati di non distribuire dividendi. Unicredit, che si è subito allineata, cede il 7,5%; Intesa Sanpaolo il 6,1%, in vista del cda domani che esaminerà la richiesta Bce.
Ribassi più contenuti per il risparmio gestito: Banca Generali e banca Mediolanum hanno reso noto di avere rinviato al momento la distribuzione della cedola sui conti 2019 e perdono rispettivamente lo 0,4% e il 4,9%; un trader ritiene si tratti solo di un rinvio.
Il settore energy sostiene il mercato, con i petroliferi tutto sommato positivi, nonostante il nuovo crollo del greggio, con gli investitori che hanno scontato un trend discendente di medio periodo. Eni sale del 4,6%.
Bene le utilities considerate difensive con Enel a +3,7%.
Prosegue il rialzo di Mediaset (+2,9%) ancora sulle dimissioni, venerdì scorso, dell'AD della tedesca ProSiebenSat.1, una mossa che fa ben sperare per la realizzazione del progetto europeo del gruppo della famiglia Berlusconi.
STM +5% dopo i recenti ribassi, favorito da un Nasdaq, che segna +2,8% circa.
Diasorin (+7,4%) recupera i recenti ribassi.
Lusso contrastato: Moncler +2,6%, Salvatore Ferragamo -2,7%.
Fiat Chrysler -2,6% sui timori per il settore auto e anche per la fusione con la francese Psa che oggi segna un ribasso tutto sommato in linea con il gruppo italiano.
Spunti sulle società di calcio, Juventus balza del 5,1%, dopo l'annuncio che i giocatori e l'allenatore hanno raggiunto un accordo sulla riduzione dei compensi che porterà la squadra a risparmiare 90 milioni di euro. In scia balzano anche AS ROMA (+3,8%) e Lazio (+3,8%), sulle attese per una mossa simile.
Atlantia (-7,5%) ancora tra le peggiori del listino. Il titolo dal 20 febbraio ha più che dimezzato il valore facendo peggio del Ftse Mib e peggio dei bancari, sui timori per il futuro della concessione autostradale.
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(Stefano Rebaudo, in redazione a Milano Sabina Suzzi)