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Borsa Milano positiva a inizio seduta sostenuta da settore oil, debole Juventus

La facciata della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Piazza Affari rimbalza con il resto d'Europa dopo i cali di ieri alimentati dai timori per la diffusione della nuova variante Omicron del coronavirus, confermando l'andamento erratico dei mercati in una fase ancora dominata dall'incertezza.

Intorno alle 10 il FTSE Mib sale dello 0,4%, sotto i massimi inziali.

Tra i titoli in evidenza:

Bene il settore energetico grazie alla risalita dei prezzi del greggio dopo che l'Opec ha aperto alla possibilità di rivedere i tetti aggiuntivi di fornitura se la variante Omicron avrà un impatto sulla domanda di energia. SAIPEM sale di 1,6%, Eni, che ha annunciato stamani un investimento negli Emirati Arabi, avanza di 0,9% a poco sopra i 12 euro, in linea con il comparto europeo. Deutsche Bank ha alzato il target price sulla compagnia a 14,70 da 14,10 euro.

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Dopo una buona partenza Recordati riduce i guadagni a un modesto +0,6%. Di stamani l'annuncio dell'accordo per rilevare Eusa Pharma, una società farmaceutica con sede nel Regno Unito focalizzata su malattie rare e valutata con un enterprise value di 750 milioni di euro.

Prysmian +0,8% dopo un incremento di target price di JP Morgan a 36,20 da 35 euro.

Tonica Cnh (+1%) tra titoli moderatamente positivi nell'automotive.

Sale Generali (+1%) mentre continuano gli acquisti graduali del socio Leonardo Del Vecchio, che ha ormai superato il 6%.

Per lo più positivi i bancari con UniCredit+0,7% e Intesa Sp +0,4%.

Poco mossa Leonardo(+0,2%). Secondo fonti, è in arrivo un'offerta vincolante da 650 milioni di Knds per le controllate Oto Melara e Wass, mentre FinCantieri(+1,6%) ha fatto per ora una valutazione meno generosa.

In controtendenza Juventus, che cede l'1% dopo la notifica di un nuovo decreto di perquisizione e sequestro relativo alle indagini in corso da parte della Procura di Torino sugli ultimi bilanci, anche in merito alla cessione del campione Cristiano Ronaldo.

(Claudia Cristoferi, in redazione a Roma Stefano Bernabei)