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Borsa Milano prosegue poco mossa, venduta Mps, bene Mediobanca, strappa Fincantieri

L'ingresso principale della Borsa di Milano

MILANO, 10 febbraio (Reuters) - Indici poco mossi con tendenza verso un lieve rialzo a Piazza Affari, in un contesto globale azionario che resta ben impostato in questa fase sulla scia di risultati societari sopra le attese e sulle speranze legate al pacchetto di stimoli fiscali Usa che spingono all'ottimismo sulla ripresa delle economie post pandemia.

"La Borsa è lì. Dopo i forti rialzi cerca delle conferme", osserva un trader.

Sul fronte interno, concluso con i partiti il secondo round di consultazioni da parte di Mario Draghi per formare un nuovo governo di larga maggioranza, il M5s ha annunciato che il voto sulla piattaforma Rousseau avrà luogo solo quando l'ex presidente della Bce avrà fatto chiarezza sul programma.

Stabile, sull'obbligazionario, lo spread del rendimento fra titoli di Stato decennali italiani e tedeschi intorno ai 95 punti base.

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Tra i titoli in evidenza:

Bancari condizionati dai risultati e dalle attese di M&A. Sempre volatile MPS in saliscendi (-1,5%) dopo i conti del 2020 chiusi con 1,69 miliardi di perdite. Il broker Bestinver sottolinea che "i risultati mostrano una perdita netta più larga delle attese nel quarto trimestre di 150 milioni a causa di deboli utili a livello organico e più alti accantonamenti. Ovviamente non c'è payout".

Vendite su Banco Bpm (-0,5%) nonostante i risultati del quarto trimestre "leggermente migliori delle attese, con il dividendo in linea, ma con l'm&a che non sembra un'opzione a breve termine", scrive Bestinver nel daily. E secondo gli analisti di Intesa Sanpaolo, "l'andamento del titolo è legato alle potenziali opportunità di M&A che potrebbero emergere nel futuro vicino". Sempre ben raccolta, invece, Bper che sale dell'1,8%.

Ben raccolta Mediobanca con un rialzo che sfiora il 3% dopo i risultati del secondo trimestre 2020-21 ieri migliori delle attese. Diversi broker hanno rivisto i target: Kepler Cheuvreux ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo a 10 euro da 9,3 euro precedente; Morgan Stanley a 10 euro da 9,5 e Citigroup a 9,3 da 8,85 euro.

Poco mossi i titoli oil, nonostante la tenuta dei prezzi del greggio stabilmente sopra 61 dollari al barile, con Eni in frazionale rialzo e Saipem in crescita dello 0,85%.

Strappa Fincantieri con un balzo intorno all'8% e punte vicino al 10%. Forti i volumi, pari a più di otto volte la media a 30 giorni. Un trader segnala l'effetto ricoperture favorite anche dalla notizia di nuovi ordini per il fornitore Somec (+3,4%) nell'industria crocieristica, che coinvolgono anche Fincanteri, e con il mercato che scommette su ricadute positive per il comparto con il ritorno alla normalità post-pandemia. "Oggi si punta su Fincantieri in vista della ripresa del settore crocieristico, inoltre si guarda ai risultati 2020 che saranno resi noti il 25 febbraio con stime migliori delle attese sul fronte dell'Ebitda", osserva un trader.

Rispetto al calo di ieri, recuperano le utility con Snam (+0,35%), Terna (+0,6%) e A2a in rialzo dell'1,2%.

Fra i minori ben raccolta Algowatt (+1,9%) sulla scia di una commessa per l’aggiornamento del sistema di monitoraggio di una rete di trasmissione elettrica a scala nazionale.

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Cristina Carlevaro)