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Borsa Milano in rally dopo balzo disoccupazione Usa, volano Pirelli, lusso, crolla Mps

Alcune persone di fronte a Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Venerdì di rally per le borse, Piazza Affari inclusa. A fare da propellente il dato Usa sulla crescita dell'occupazione che ha superato le stime ad ottobre, con un tasso di disoccupazione che tuttavia sale al 3,7% e suggerisce un certo allentamento delle condizioni del mercato del lavoro, che consentirebbe alla Federal Reserve di orientarsi verso aumenti più contenuti dei tassi di interesse a partire da dicembre.

Gli indici delle borse Usa sono tutti in netto rialzo e contagiano anche quelli europei alle prese con la stagione delle trimestrali.

Intorno alle 16,20 il FTSE Mib guadagna il 2,8% allineata all'andamento delle altre borse europee. Volumi di poco sopra i 2 miliardi di euro.

Tra i titoli in evidenza:

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Su tutti svetta Pirelli che strappa con un balzo del 10,3% e supera la soglia dei 4 euro, premiata dal mercato dopo la trimestrale sopra le attese e il miglioramento della guidance sui ricavi per l'anno.

In gran spolvero anche il lusso, grazie alle voci di M&A che vedono un interesse da parte di Gucci verso il marco Tom Ford e alle speranze di un allentamento della politica anti-Covid in Cina. Moncler balza del 9,3%, Ferragamo del 5,5%, Tod's del 3,5%.

Spunti anche su Tenaris post risultati (+4,8%), mentre resta al palo Saipem con una contrazione dello 0,8%.

Inverte la rotta e sale su ricoperture Enel che registra un balzo del 3%. Al mercato non era piaciuta la revisione al ribasso della guidance sull'utile netto 2022. Un trader sottolinea che i risultati hanno deluso il mercato per quanto riguarda il dato del debito.

Sottotono Iren che arretra dello 0,9% anche se in netto recupero dai minimi.

Sul fronte opposto, restano in forte ribasso Leonardo (-7%) dopo risultati trimestrali in linea con le attese e il miglioramento della guidance sopra le attese. Un trader parla di classico effetto di "sell on news". Da inizio anno, a seguito anche del conflitto in corso in Ucraina, le azioni sono in crescita di oltre il 20% in scia del balzo dei titoli della difesa a livello globale ed è quindi è vittima di prese di beneficio.

Effetto simile anche per Safilo che arretra del 6,5% nonostante i risultati del trimestre in linea. Equita ha confermato le stime di Ebitda per l'anno, ma ha alzato il debito di 13 milioni, sottolineando che "le nostre stime rimangono caute sulle prospettive 2023 (vendite ed Ebitda margin piatte) vista la pressione che ci aspettiamo in generale sui consumi".

Nel comparto bancario, crolla Mps (-12,8%) a 1,6 euro dopo la conclusione dell'aumento di capitale che ha visto sottoscrizioni pari al 96,3%, a seguito di forti vendite da parte degli investitori che si stanno liberando dei titoli. Unicredit segna un rialzo dell'1,9%, mentre va decisamente meglio Intesa Sp (+4,4%) dopo i risultati del terzo trimestre resi noti oggi che vedono un utile netto sopra le attese e una massiccia riduzione dell'esposizione verso la Russia. Bper, infine, balza del 3% in attesa dei risultati lunedì prossimo.

(Giancarlo Navach, editing Andrea Mandalà)