Annuncio pubblicitario
Italia markets open in 5 hours 4 minutes
  • Dow Jones

    38.460,92
    -42,77 (-0,11%)
     
  • Nasdaq

    15.712,75
    +16,11 (+0,10%)
     
  • Nikkei 225

    37.939,57
    -520,51 (-1,35%)
     
  • EUR/USD

    1,0710
    +0,0009 (+0,09%)
     
  • Bitcoin EUR

    59.978,00
    -2.425,39 (-3,89%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.394,15
    -29,95 (-2,10%)
     
  • HANG SENG

    17.144,29
    -56,98 (-0,33%)
     
  • S&P 500

    5.071,63
    +1,08 (+0,02%)
     

Borsa Milano recupera livelli fine 2016 grazie a Fed, strappa Exor

MILANO, 24 marzo (Reuters) - Seduta euforica a Piazza Affari con gli indici che recuperano i livelli di fine dicembre 2016. I mercati stanno apprezzando la promessa della Fed che gli acquisti illimitati di titoli pubblici e privati ridurranno le tensioni sui mercati finanziari, anche se non arresteranno il contraccolpo economico della pandemia del coronavirus.

Anche la Germania ha annunciato un pacchetto di misure di stimolo per 750 miliardi, mentre la Bce si era mossa già la scorsa settimana.

A dare sostegno alle borse, in particolare Milano, anche i dati sul ralentamento dell'epidemia in Italia. "Se anche i dati di oggi dovessero confermare il rallentamento in atto, vuol dire che il picco lo stiamo vedendo e che il peggio, almeno per noi, potrebbe essere alle spalle", osserva un trader.

Denaro diffuso su tutto il listino e su tutti i comparti che si trovano in una fase di forte ipervenduto per la tempesta che si è abbattuta sui mercati a causa dell'epidemia.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Si restringe anche la forbice dello spread del rendimento fra i titoli di stato decennali italiani e tedeschi intorno ai 193 punti.

In forte recupero i bancari. UBI Banca balza del 5,7%. Fra le big Intesa Sanpaolo e Unicredit salgono rispettivaente del 5,6% e del 4,8%. Più contenuto il rialzo di BPER (+1,8%) ma viene da una crescita di circa il 25% nelle ultime due sedute a seguito della modifica dell'accordo sull'acquisto di 400-500 sportelli nell'ambito dell'Ops di Intesa Sanpaolo su Ubi che prevede una possibile riduzione del prezzo che l'istituto emiliano dovrà pagare in base all'andamento del mercato.

Seduta spumeggiante per Nexi anche oggi, scivolata la scorsa settimana sotto il prezzo di collocamento di 9 euro. Le azioni salgono del 10% circa.

In recupero anche il comparto industria, fortemente penalizzato dalle chiusure temporanee a seguito dell'epidemia. FCA sale del 4,6%, ma viene da diverse sedute di forti ribassi. Il broker Equita ritiene che "il recente crollo del titolo dovuto alle temute conseguenze della pandemia COVID-19 ha portato a un vistoso allargamento dello spread FCA-PSA come se il deal dovesse saltare". La fusione non è a rischio, secondo Equita che però scommette sul fatto che qualche termine possa essere cambiato.

Fincntieri segna un rialzo del 4,6%. Oggi annuncerà i risultati del 2019 che gli analisti si attendono comunque deboli in termini di profittabilità su base trimestrale.

CNH Industrial guadagna il 3%, ma si confronta con il -14,95% di ieri, dopo la sostituzione del Ceo, che ha aggiunto nuova incertezza a una situazione già estremamente debole per l'impatto del virus sui conti della società.

Rimbalza Atlantia(+6,9%), titolo fortemente venduto a seguito dell'incertezza sulla concessione autostradale e al crollo dei consumi e dei trasporti aerei e autostradali. Secondo un quotidiano, da qualche tempo si starebbe ragionando sull'opportunità di creare un veicolo misto pubblico-privato nel quale far confluire tre asset chiave di Atlantia: Aspi, Adr e Telepass.

Ancora spunti su Telecom Italia (TIM) che balza del 3,8%, premiato in questa fase perché valutato come difensivo.

Denaro anche su Exor in crescita del 17%, ma fortemente colpito dalla lettera di recente, "anche sui timori legati ai possibili problemi nella trattativa per cedere PartnerRe alla francese Covea, timori che oggi vengono meno", osserva un trader.

In buon rialzo Mediaset (+5,5%) dopo che ieri la controllata Mediaset Espana ha comunicato di essere salita al 9,75% di ProsiebenSat1, portando la quota complessiva del gruppo al 20% del broadcaster tedesco. Secondo un broker, "la notizia è molto interessante perché il peso di Mediaset in Prosiebensat già rappresenta una minoranza di blocco, perché superiore al 33% in assemblea alla luce di un'affluenza normalmente non superiore al 60%. E lo scopo è di coinvolgere i tedeschi nel progetto Mfe".

Il parziale recupero del prezzo del petrolio fa scattare gli acquisti anche sui petroliferi con ENI in crescita del 6,8% e Saipem in salita del 5,5%.

Bene anche il settore healthcare: Diasorin fa +1,5% e Garofalo Health Care +3,8%, entrambi premiati perché posizionati meglio di altri nel fronteggiare gli impatti dall'emergenza da Covid-19.

EQUITY> Chain degli indici italiani........

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)