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Borsa Milano regge, migliore in Europa grazie a rally Unicredit e banche, giù oil

L'ingresso principale di Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Il rally di Unicredit dopo i risultati 2022 ben sopra le attese sta trascinando tutto il comparto delle banche italiano e fa da propellente per la borsa di Milano che si distingue in positivo rispetto agli altri mercati europei più cedenti.

A livello globale, negative le borse asiatiche in attesa dell'esito della riunione del Fomc Usa che si concluderà con l'annuncio sui tassi domani e a seguire la Bce giovedì.

Intorno alle 10,00 l'indice FTSE Mib è incerto fra denaro e lettera, mentre lo Stoox50 europeo arretra dello 0,4%.

Tra i titoli in evidenza:

In netto rialzo UNICREDIT (+8,5%), su nuovi massimi da fine maggio 2018 in un mercato galvanizzato dai risultati sul 2022 e da una guidance sul 2023 nettamente superiori alle attese. Una sorpresa positiva è inoltre arrivata dalle indicazioni della banca sulla distribuzione del capitale agli azionisti sull'esercizio appena trascorso.

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I risultati della banca di Gae Aulenti stanno spingendo gli investitori a comprare tutto il comparto (indice +3,2%), essendo la prima ad averli pubblicati. Secondo quanto sottolinea un trader, il mercato sta cercando di giocare di anticipo, posizionandosi sulle banche in vista dei prossimi risultati trimestrali a breve.BANCO BPM balza dell'1,8%, BPER (+1,6%), INTESA SP (+1,3%) e POP SONDRIO (+1,4%). Volatile MPS comunque in salita dell'1%. Il broker Equita ha aumentato "il peso nel portafoglio su Intesa di 100 punti base sull'aspettativa di un buon reporting e di una buona guidance sul 2023 anche alla luce dei risultati appena pubblicati da Unicredit".

Continua la lettera sul settore oil su prese di profitto, in scia al ritracciamento del Brent, con TENARIS che perde intorno all'1,2%, ENI a -1,5% e SAIPEM a -0,7%. Continua, invece, la corsa di SARAS che sale del 2,4% premiata dal balzo dei margini di raffinazione petrolifera.

Venduta anche TELECOM ITALIA (-1,4%) dopo il rally di ieri sulle indiscrezioni di stampa di una possibile offerta di Cdp e dei fondi per la rete con una valorizzazione intorno a 24 miliardi di euro.

Infine, lettera su FERRARI con un calo dell'1,4%.

(Giancarlo Navach, editing Stefano Bernabei)