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Borsa Milano in rialzo, bene oil, banche miste, debutti boom per Gvs, Sebino

L'edificio della borsa di Milano nel centro di Milano

MILANO, 19 giugno (Reuters) - Piazza Affari è ben impostata per chiudere in rialzo l'ultima seduta di una settimana molto positiva con gli indici in crescita del 4% circa sull'ottava.

Oggi i leader dell'Unione Europea hanno dato il via al processo di approvazione di un pacchetto di stimolo senza precedenti per le economie del blocco devastate dal coronavirus, consapevoli della necessità di fornire rapidamente aiuti ma ancora divisi su dimensioni e termini finali.

Sullo sfondo restano sempre i timori legati al ritorno di nuovi casi di coronavirus in diversi Paesi, che raffreddano le attese di una veloce ripresa delle economie.

Lo spread di rendimento fra i titoli di Stati decennali italiani e tedeschi stringe intorno ai 178 punti base, mentre sul fronte delle materie prime il greggio balza sopra i 42 dollari al barile fra segnali di una graduale ripresa della domanda e la promessa da parte dei produttori petroliferi di realizzare i tagli alle forniture.

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Raccolti i bancari, settore al centro di una intensa volatilità in questa fase di mercato. Le big Intesa Sanpaolo e Unicredit ripiegano dai massimi rispettivamente a +0,3% e -0,5%. Mediobanca in salita dell'1%. Comprate anche oggi Mps, in salita dell'1,4% e Bper (+1,3%).

Debutto con il botto per Gvs, l'azienda bolognese attiva nella fornitura di soluzioni di filtrazione e di mascherine industriali. Il titolo, sospeso più volte al rialzo, balza di oltre il 21% circa dopo avere toccato un massimo di 9,9 euro rispetto al prezzo di Ipo di 8,15 euro. Si tratta della prima quotazione sul mercato principale quest'anno. "Il collocamento iniziale è finito in forte riparto, a fronte di una domanda che è stata pari a sei volte l'offerta, e questo sta facendo salire il titolo perché c'è molto interesse a comprarlo", osserva un trader.

Altro debutto, sull'Aim, per Sebino, azienda attiva nella progettazione, installazione e manutenzione di sistemi integrati per la rilevazione e l'estinzione di incendi e di sistemi integrati di sicurezza. Il titolo non riesce ad aprire e segna un prezzo indicativo di 2,6 euro dai 2 euro del prezzo di collocamento.

Qualche spunto sul settore oil sulla scia della ripresa dei prezzi del petrolio. Eni balza dell'1,3%, Saipem (+0,8%). Denaro anche sulle attività regolate, come Snam in crescita dell'1,8% e Terna (+3,2%).

Denaro anche su Tim in crescita del 3,1% che evidenzia l'aspetto difensivo del titolo.

Debole Atlantia (-0,44%) in attesa di capire come evolverà il contenzioso con il governo sulle concessioni autostradali, che dovrebbe trovare una conclusione entro fine giugno. Secondo un quotidiano, intanto, le offerte preliminari per la controllata Telepass sono attese la prossima settimana e il consorzio che sembra in pole position è quello formato da Bain Capital e Advent al quale si è aggiunto nelle ultime ore il fondo Fsi.

Fra i minori Eprice in flessione dell'1% circa dopo che la Consob ha rilevato carenze e criticità sulla correttezza contabile della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2019.

Bene Retelit (+5%) dopo che la controllata Retelit Digital Service ha alzato il prezzo dell'offerta pubblica di acquisto volontaria parziale sul 7,23% della controllante a 1,78 euro per azione da 1,60 euro.

Giù Safilo in flessione del 2,9%.