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Borsa Milano in ribasso su segnali misti Wall Street, scatto di Stellantis, giù oil

Il logo Stellantis presso l'ingresso dello stabilimento Mirafiori a Torino

MILANO (Reuters) - Piazza Affari è in ribasso verso fine seduta e risente, in linea con altre borse europee, dei timori sulle prospettive di crescita economica e dei segnali misti che giungono da Wall Street in apertura.

La performance positiva del comparto auto a livello europeo permette di limitare le perdite, ma rimane grande incertezza sui mercati, con segnali sempre più chiari di una politica monetaria aggressiva della Bce dopo l'inflazione record - resa nota ieri - registrata a maggio nella zona euro.

Non rincuorano gli investitori le parole della presidente Bce Christine Lagarde, secondo cui la transizione mondiale verso le energie rinnovabili probabilmente porterà ad un aumento dei prezzi nel medio termine, alimentando potenzialmente l'inflazione.

Intorno alle 16,35 l'indice FTSE Mib cede lo 0,7% con volumi attorno agli 1,2 miliardi di euro.

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Tra i titoli in evidenza:

Vivace il settore auto, in controtendenza rispetto al resto del mercato. Tutto il comparto europeo giova dell'ottimismo circa una ripresa del settore quest'anno e del rally dei titoli auto giapponesi stamani dopo i commenti degli analisti Jp Morgan. Stellantis è il miglior titolo sul paniere principale con un rialzo di 2,4%, seguito da Pirelli (+1,2%) e Iveco (+0,6%).

Le banche virano in negativo dopo una seduta perlopiù in rialzo: Unicredit cede 1,1%, Intesa Sanpaolo perde 1,2%, mentre Bper si mantiene positiva e sale di 0,5% dopo aver firmato, insieme a Banco di Sardegna, un accordo strategico per la cessione a Nexi (+0,9%) delle attività di merchant acquiring e gestione Pos.

Cede anche il comparto oil, nonostante il rialzo dei prezzi del greggio dovuto all'embargo parziale sul greggio russo deciso dalla Ue e la revoca dei lockdown contro il Covid-19 nella città cinese di Shanghai. Eni perde 0,7% e Saipem segna -3,3% dopo essere partito con segno più in seguito a un accordo vincolante con Kca Deutag per la vendita della totalità delle sue attività di drilling onshore. In controtendenza Tenaris, che avanza di 1,7%.

Tra gli altri big, Telecom Italia (TIM) perde 3,5% e le azioni di risparmio cedono 3%. Vivendi, il primo azionista singolo di Tim, ha avvertito che non appoggerà la cessione della rete per la creazione di un singolo network con Open Fiber se la valutazione è quella degli analisti tra 17 e 21 miliardi.

Spicca Moncler, che guadagna 1,1%: Barclays ha alzato leggermente le proprie stime su ricavi ed Eps per il 2023, mentre il broker adotta più cautela nei confronti di Ferragamo (+0,1%) in attesa che la strategia del nuovo AD cominci a dare frutti.

(Federico Maccioni, editing Claudia Cristoferi)