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Borsa Milano chiude debole, scivola Fca, bene Tim, denaro sulle banche

MILANO, 21 novembre (Reuters) - Piazza Affari chiude in lieve calo una seduta senza grandi spunti, sostenuta da qualche acquisto sui bancari e dal contenuto rimbalzo dei petroliferi. Sul mercato pesano sempre le preoccupazioni sul negoziato commerciale, dopo il ritorno delle tensioni Usa-Cina.

"In Borsa si è perso un po' si smalto e di convinzione sulla tematica dell'anno che è lo scontro commerciale in atto fra le due superpotenze", osserva un broker.

Le BANCHE sono generalmente positive. Le big UNICREDIT <CRDI.MI e INTESA SANPAOLO salgono rispettivamente dello 0,87% e dello 0,38%. UBI BANCA (+3,6%) prosegue la fase di recupero dopo i risultati diffusi due settimane fa che, secondo alcuni analisti, hanno penalizzato eccessivamente le azioni. BANCO BPM (+2,75%) sale sulla scia di Ubi.

Ancora acquisti su TELECOM ITALIA (+2,87%) e nuovi massimi da dicembre 2018; oggi Barclays ha alzato la valutazione a "equal weight" perché ritiene che Tim sia, per la prima volta da un certo tempo, in grado di realizzare le previsioni sui risultati. Un trader cita anche le attese sullo scorporo della rete.

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FIAT CHRYSLER lascia sul terreno il 3,78% penalizzata dall'avvio di un'azione penale da parte di GM, che nasce da un'indagine federale, secondo cui l'azienda italo-statunitense avrebbe corrotto il sindacato Uaw (United Auto Workers), acquisendo un indebito vantaggio. GM chiederà "un significativo risarcimento". Fca ha negato le accuse. Chiude invece poco mosso il titolo di Peugeot, promessa sposa di Fca. Secondo Equita, l'iniziativa di GM "indubbiamente genera incertezza e cade in un momento particolarmente critico essendo in corso la definizione del MoU per la fusione FCA-PSA prevista entro dicembre". A giudizio di un broker, il disallineamento in Borsa dei due titoli potrebbe essere stato causato proprio da questa incertezza. Il presidente di Fca, John Elkann, si è detto fiducioso che l'accordo possa essere finalizzato entro l'anno.

SNAM RETE debole cede lo 0,9%, dopo il piano industriale al 2023.

Petroliferi in generale recupero con ENI in salita dello 0,2%, MAIRE TECNIMONT +0,4%.

Giù anche oggi ATLANTIA (-1,77%) con il leader del Movimento 5 stelle Luigi Di Maio che si è detto convinto che il governo vincerà la difficile battaglia legale per revocare la concessione autostradale al gruppo.

MEDIASET chiude positiva (+0,37%) alla vigilia dell'udienza di domani al Tribunale di Milano, termine ultimo per trovare una intesa che ponga fine al contenzioso con Vivendi dopo che il Biscione, secondo indiscrezioni di stampa, avrebbe alzato l'offerta per la quota del 20% detenuta da Simon Fiduciaria per conto di Vivendi a 3 euro.

TREVI FINANZIARIA INDUSTRIALE lascia sul terreno il 7,35% dopo che il tribunale, nei giorni scorsi, ha rigettato l'omologazione dell'accordo di ristrutturazione raggiunto con i creditori ai sensi dell'articolo 182 della legge fallimentare.

Infine, AS ROMA corre anche oggi e balza del 3,57% sulle attese di colloqui per l'ingresso di nuovi soci nel capitale del club.

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Sabina Suzzi)