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Borsa Milano affonda con banche, Saipem perde 25%, pesante Fiat Chrysler

Un trader a lavoro. REUTERS/Brendan McDermid

MILANO (Reuters) - La settimana si inaugura con una nuova ondata di pesanti vendite a Piazza Affari e sulle altre borse europee, affossate da rinnovate preoccupazioni per il settore bancario.

L'indice settoriale europeo da inizio anno è in calo di oltre il 24% sui timori per redditività e forza patrimoniale degli istituti di credito in un contesto in cui lo stimolo monetario continua a mettere i margini sotto pressione. Spicca Deutsche Bank che perde il 9,5% per le preoccupazioni sulla capacità di rimborsare le cedole dei bond subordinati.

A pesare sull'umore dei mercati oggi è anche il tonfo della borsa di Atene, scesa ai minimi di oltre 25 anni con un ribasso del 7,9% che trader e analisti attribuiscono all'incertezza per i tempi dell'esame dei creditori internazionali sui progressi del 'bailout'.

** A Milano l'indice FTSE Mib chiude in calo del 4,69% a 16.441 punti, sui minimi da fine luglio 2013. L'indice FTSE All Share cede il 4,72%. Volumi nel finale per circa 3,3 miliardi di euro.

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** Il benchmark europeo FTSEurofirst 300 segna -3,4%. I ribassi superano i tre punti percentuali a Parigi e Francoforte, Madrid fa peggio di Milano. A Wall Street gli indici perdono più del 2%.

** In parallelo sull'obbligazionario si allarga lo spread Italia/Germania sul tratto a 10 anni arrivando a 150 pb, massimo da luglio scorso.

** Bersagliate dalle vendite tutte le banche, con l'indice settoriale italiano che affonda del 6,2% a fronte del -5,5% dell'Europa. MPS e BPER lasciano sul terreno quasi il 12%, UBI il 10,5%, POP MILANO il 9,8%, CARIGE il 10,1%. Le due big INTESA SANPAOLO e UNICREDIT fanno solo un po' meglio con ribassi rispettivamente del 4% e del 5,8%.

** In fondo al FTSE Mib SAIPEM crolla di oltre il 25% a 0,3885 euro dopo la fine della trattazione dei diritti dell'aumento di capitale iperdiluitivo. Il mercato ritiene che si profili un inoptato piuttosto consistente e quindi un possibile intervento del consorzio di garanzia. Secondo un analista "il titolo si sta portando verso il prezzo di sottoscrizione dell'aumento di 0,362 euro".

** In forte lettera anche gli automobilistici (-4% il comparto europeo) con FIAT CHRYSLER che torna a scendere dopo il rimbalzo di venerdì e perde il 9,9%.

** Limitano le perdite le utility, con ribassi contenuti sotto i due punti percentuali per ENEL GREEN POWER, ENEL e SNAM. Perde poco più dell'1% MONCLER mentre resta piatta come da copione ITALCEMENTI grazie al paracadute dell'Opa di HeidelbergCement.

** Fuori dal paniere principale uno spunto al rialzo arriva da ENGINEERING che sale del 3,4% dopo l'annuncio di un accordo di investimento per l'acquisto del 37% da parte di due fondi che, se perfezionato, comporterà il lancio di un'Opa obbligatoria.

** Tra i pochi segni positivi anche quello di BIM (+12,8%) che oggi ha annunciato la nomina del nuovo presidente e i risultati 2015.

** PRELIOS perde il 6,4% nel primo giorno di aumento di capitale, mentre i diritti lasciano sul terreno oltre il 78%.

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