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Borsa Milano in deciso calo, mercati nervosi su crisi Grecia, affonda Mps

Operatori di borsa a lavoro. REUTERS/Brendan McDermid

MILANO (Reuters) -

Piazza Affari chiude in forte calo sulle continue tensioni per le incertezze sulle sorti della Grecia anche se i mercati mostrano ancora una volta di gestire la situazione senza particolare panico.

Fallito l'iniziale tentativo di rimbalzo, sulle borse è aumentato progressivamente il nervosismo per l'assenza di notizie incoraggianti sulle nuove trattative tra Atene e creditori nel giorno della riunione dell'Eurogruppo, terminato circa un'ora fa, e in vista del summit di leader della zona euro che sta per iniziare.

La borsa milanese perde più delle altre piazze europee scontando come di consueto il maggior peso dei titoli bancari più sensibili alla crisi greca.

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"Si sperava che oggi ci fosse qualcosa di concreto per il raggiungimento di un eventuale accordo ma sembra che non ci sia stata nessuna nuova proposta. Questo ha innervosito i mercati", commenta un'operatrice.

"Non c'è stato comunque panic-selling, il mercato non sconta scenari in cui non ci sia modo di trovare una soluzione, anche qualcosa di temporaneo, come un prestito ponte. Le conseguenze poltiche di una Grexit sono maggiori del costo finanziario di un salvataggio", aggiunge.

Intanto nelle prossime ore Atene dovrebbe presentare una richiesta di aiuti finanziari all'Esm, il fondo europeo di stabilità.

L'indice FTSE Mib, che era arrivato nei primi scambi a guadagnare un punto percentuale circa, lascia sul terreno il 2,97% e l'ALL SHARE il 2,86%. I volumi sono sostenuti con 3,8 miliardi di euro di controvalore scambiato.

In Europa il FTSEurofirst perde l'1,58% con Francoforte a -1,96%, Parigi a -2,27% e Madrid a -1,75%.

Quanto ai singoli titoli della piazza milanese, prosegue la pressione sui bancari. L'indice italiano del settore ha ceduto il 3,7%, mentre quello europeo l'1,85%. MPS, ancora la più bersagliata dalle vendite, chiude in calo del 7,48% aggiornando i nuovi minimi storici. Intensi i volumi, oltre il doppio delle ultime trenta sedute.

In forte ribasso anche le popolari: BPER e POP MILANO perdono oltre il 6%, BANCO POPOLARE cede il 4,2%. Pesante anche la più piccola CARIGE (-6,3%)

Prosegue la debolezza dei petroliferi, in particolare SAIPEM (-6,7%) che risente dell'annuncio del piano di ristrutturazione della concorrente Technip [ID:nL8N0ZN1C6].

Ancora sotto pressione il lusso. Male STM(-5,4%) e BUZZI UNICEM (-4,2%).

Non resiste alla giornate di vendite FCA che chiude in calo del 2%. Intervistato dal Wall Street Journal, il presidente John Elkann ha rilanciato l'ipotesi di un'aggregazione con General Motors.

EXOR, in calo di un punto percentuale, ha migliorato l'offerta per PartnerRE. [nL8N0ZN2P8]. Poco mossa PIRELLI (-0,07%) miglior titolo del FTSE MIb.

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