Borsa Milano ripiega con Wall Street, giù Stm, banche, bene Mps e Juve
MILANO (Reuters) - L'avvio in forte calo di Wall Street contagia inevitabilmente anche le borse europee, Milano inclusa, che dopo una prima parte della seduta senza scossoni hanno virato decisamente verso il rosso.
A pesare sugli indici americani gli ultimi dati macro che sottolineano la forza dell'economia Usa e, nel contempo, aumentano i timori sul proseguimento della stretta monetaria in corso da parte della Fed.
Intorno alle 16,25 il FTSE Mib è in calo dell'1,24%, scendendo nuovamente sotto la soglia dei 24.000 punti. Scambi sempre molto contenuti, poco sopra 800 milioni di euro.
Tra i titoli in evidenza:
Si attenua il rialzo dei titoli maggiormente comprati quest'oggi, come Saipem che guadagna l'1% dopo il rally ieri. Eni stabile, Tenaris sale dello 0,3%.
Maire Tecnimont sale dell'1% sulla scia degli annunci di nuovi contratti, ieri dal valore di 1,3 miliardi di dollari e oggi per altri 280 milioni.
Rientra anche il rialzo delle utility, con Ascopiave a +0,2%, mentre Hera passa in negativo (-0,4%) in linea con le altre utility, Iren (-1%) e A2A (-1,5%). La Ue ha dato il via libera alla norma voluta dal governo Draghi nel decreto Aiuti Ter per coprire con garanzia Sace il fabbisogno di liquidità delle utility esposte sulle margin call per i contratti di fornitura di energia. Secondo il broker Equita, "tutte le principali utility sono pronte a chiudere questi contratti, incluse A2A, Acea, Iren, Hera e altre...la notizia è positiva per il settore".
Nel comparto delle banche, generalmente vendute oggi, brilla Mps che balza del 3,4% a 2,046 euro, riuscendo a varcare la resistenza psicologica di 2 euro, il prezzo al quale sono state emesse le nuove azioni legate alla ricapitalizzazione, a circa due mesi dal termine dell'aumento di capitale da 2,5 miliardi. Nel resto del comparto le big Intesa Sanpaolo e Unicredit cedono lo 0,6%.
Il ritracciamento del Nasdaq penalizza il comparto high tech con Stm che flette del 3,2%. Male anche Stellantis che cede il 2,8%.
Fuori dal FTSE Mib, timido rimbalzo per Avio (+0,85%) dopo il crollo del 9,5% ieri a seguito del fallimento del lancio Vega C che potrebbe comportare un impatto negativo, in termini di costi straordinari a carico della società e rallentamenti nell'attività.
Positiva Juventus in salita del 3%, sui massimi da metà novembre, bene anche Lazio (+0,5%). Secondo un trader, "il titolo del club torinese è sostenuto dalle attese di delisting con conseguente Opa più che dalla misura nella manovra che consente alle squadre di calcio di saldare gli arretrati fiscali".
Magis balza del 7,94% a 10,79 euro al debutto su Euronext Growth Milan.
(Giancarlo Navach, editing Sabina Suzzi)