Annuncio pubblicitario
Italia markets open in 1 hour 18 minutes
  • Dow Jones

    37.775,38
    +22,07 (+0,06%)
     
  • Nasdaq

    15.601,50
    -81,87 (-0,52%)
     
  • Nikkei 225

    37.106,17
    -973,53 (-2,56%)
     
  • EUR/USD

    1,0634
    -0,0012 (-0,12%)
     
  • Bitcoin EUR

    58.217,61
    +399,87 (+0,69%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.283,10
    +397,56 (+43,50%)
     
  • HANG SENG

    16.191,08
    -194,79 (-1,19%)
     
  • S&P 500

    5.011,12
    -11,09 (-0,22%)
     

Borsa Milano ritraccia su attesa tassi, giù utility con Acea, male Diasorin, Fincantieri

Una donna davanti l'ingresso della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Seduta di generale storno a Piazza Affari, in linea con l'andamento debole delle altre borse europee.

A pesare sui listini i dati di ieri su 'job openings' e occupati del settore privato (Adp) che si sono mostrati superiori alle attese, prestando ulteriormente il fianco all'inasprimento della Fed a cui si aggiunge l'intervento alla Camera di Jerome Powell che non si è discostato dai toni hawkish tenuti il giorno prima in Senato.

Intorno alle 12,40 l'indice milanese FTSE Mib arretra dello 0,95%. Volumi intorno agli 800 milioni di euro.

Tra i titoli in evidenza:

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

** Venduti i petroliferi, a seguito del calo del prezzo del greggio per il terzo giorno consecutivo, con in testa SAIPEM a -3,5%, seguita da ENI a -0,75% nell'ambito di una rotazione settoriale da parte dei fondi, come rileva un trader.

** Ancora penalizzate le utility a causa della competizione con i rendimenti dei titoli di stato decennali intorno al 4,5%. TERNA arretra dello 0,6%, ITALGAS dell'1,4%, mentre SNAM cede lo 0,9%. Molto venduta ACEA in flessione del 6,5% dopo i risultati resi noti ieri che vedono un calo dell'utile netto 2022 dell'11% a causa del prelievo legato agli extraprofitti, ma il 2023 è visto in crescita. Secondo il daily di Equita, al mercato non è piaciuta la guidance sul leverage 2023 peggiore delle attese. "Dalla conference è emersa una guidance di leverage, che implica un debito in peggioramento di 600 milioni a circa 5 miliardi, principalmente per effetto working capital (circa 300 milioni) nell'area Energy sale (passaggio a contratti a prezzo variabile) e nella Water Distribution (maggior costo dell'energia con effetti tariffari rinviati agli anni seguenti)".

In netta contrazione anche HERA (-2,1%) e ASCOPIAVE (-3,2%).

** Non riesce a risollevarsi FINCANTIERI, maglia nera della seduta di ieri, in contrazione del 5,2%, penalizzata dai risultati del quarto trimestre e dalla guidance sul 2023, inferiori al consensus degli analisti.

** Debole STM che cede lo 0,65% a seguito, secondo un trader, del downgrade di un broker.

** In netto calo DIASORIN (-3,3%), che subisce la revisione al ribasso della raccomandazione sul titolo da parte di Exane Bnp Paribas in un contesto in cui, comunque, la società di diagnostica risente del deciso calo dei ricavi legati ai tamponi Covid.

** Infine, trascurati i bancari, con le big INTESA SP e UNICREDIT in calo compreso fra -1,1% e 0,8%. Pesante FINECOBANK in ribasso del 3,9%.

(Giancarlo Navach, editing Stefano Bernabei)