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Borsa Milano sale dopo Bce, volano Tim e Ferrari, affonda Cnh

Una donna davanti l'ingresso della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Piazza Affari in rialzo a fine seduta, rassicurata dai commenti meno aggressivi delle attese della Bce, che come previsto ha alzato i tassi di 50 punti base e che ha pronosticato altrettanto a marzo.

"La Bce ha dato un po' di sollievo e ha obbligato a ricoprirsi chi scommetteva su toni più duri", commenta un trader.

Bene anche le altre borse europee, così come Wall Street, che ancora beneficia delle parole della Fed di ieri.

Intorno alle 17 il FTSE Mib sale dell'1,2% circa. Volumi sopra 2,8 miliardi di euro.

Tra i titoli in evidenza:

Protagonista della seduta è TELECOM ITALIA che balza del 9% circa. L'annuncio dell'offerta non vincolante del fondo Usa Kkr per la rete ha riacceso i riflettori sull'asset del gruppo in un mercato che specula su una potenziale gara tra pretendenti, con il governo che punta ad un controllo pubblico della rete.

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I risultati del 2022 e la prospettiva di un 2023 ancora più forte spinge FERRARI in rialzo di oltre 7%.

In contrasto, nello stesso settore, affonda CNH, in calo di oltre 9% dopo l'annuncio del delisting da Piazza Affari per restare quotata solo a New York. Un trader parla di vendite speculative legate al delisting e di un possibile spostamento di alcuni investitori su Ferrari.

Sale di quasi il 5% STELLANTIS, anche grazie ai dati delle immatricolazioni di gennaio in Italia che confermano il miglioramento del trend e fanno ben sperare per un recupero dei volumi per l'intero anno.

Bene STM (+3%) con i tech europei e Usa dopo i conti della tedesca Infineon e di Meta Platforms Inc's.

INTERPUMP sale del 5% in vista dei risultati del trimestre il prossimo 14 febbraio.

In luce anche AMPLIFON, NEXI, POSTE ITALIANE

Le banche restano indietro dopo i recenti rialzi colpite dai realizzi, spiegano i trader. UNICREDIT e INTESA SANPAOLO sono entrambe negative.

Intense vendite su SARAS in calo di quasi 9%. Il titolo è sotto pressione per la potenziale vendita di una quota rilevante da parte uno dei membri della famiglia Moratti, dopo che ieri sera il gruppo di raffinazione ha comunicato che la Angel Capital Management ha sottoscritto un 'funded collar derivative contract' con BofA Securities su azioni pari fino al5% del capitale della società, ovvero il 50% della propria partecipazione. Un trader sottolinea anche la recente corsa del titolo grazie agli alti margini di raffinazione legati al prezzo del petrolio.

Tra gli energetici ENI perde lo 0,6%.

Debutto senza entusiasmo per TMP Group sull'Euronext Growth Milan di Borsa Italiana, con la tech-media company italiana che cede il 3% circa.

(Claudia Cristoferi, editing Stefano Bernabei)