Borsa Milano chiude bene ma sotto massimi, ipotesi M&A trainano banche
MILANO (Reuters) - In chiusura Piazza Affari vede sgonfiarsi parzialmente il rialzo della mattinata, che era stato favorito da dati incoraggianti sulla bilancia commerciale cinese.
Complice anche l'inversione di rotta dei prezzi petroliferi, tornati a perdere terreno, Wall Street è passata in negativo e sulle borse europee è scattato qualche realizzo, a sottolineare la fragilità dei mercati in un inizio d'anno decisamente nervoso.
A sostenere il listino milanese sono soprattutto i bancari, che affollano le prime posizioni del paniere principale sul riaccendersi delle ipotesi di aggregazione nel settore.
** L'indice FTSE Mib, arrivato in seduta a guadagnare brevemente il 2% circa, chiude in rialzo dello 0,85%, tornando sopra i 20.000 punti, e l'Allshare avanza dello 0,83%. Volumi nel finale per un controvalore di circa 2,7 miliardi di euro.
** Il benchmark europeo FTSEurofirst sale dello 0,32% e gli indici Usa sono leggermente negativi.
** POP MILANO e BANCO POPOLARE balzano rispettivamente del 5,6% e del 4,2% dopo che ieri alcune fonti hanno detto a Reuters che le due banche stanno lavorando per cercare di arrivare a un accordo su una fusione alla pari già entro febbraio o al più tardi a inizio del mese successivo.
** In spolvero anche POP EMILIA (+3%) che in attesa di novità sull'M&A beneficia dell'ok del Cda a un progetto di modifiche statutarie per facilitare la trasformazione in Spa.
** Il comparto dei bancari guadagna complessivamente l'1,7%, sovraperformando l'indice europeo, con le big INTESA SANPAOLO e UNICREDIT in rialzo rispettivamente dell'1,85% e dello 0,2%. Salgono anche MPS (+1,9%) e CARIGE (+1,3%), protagoniste lunedì di un pesante crollo. I due titoli, percepiti come più fragili per asset quality e patrimonio, chiudono comunque sotto la soglia di 1 euro.
** Perde terreno il settore del lusso con TOD'S in calo del 2,4%, MONCLER del 2,75%.
** Fanalino di coda ANIMA con -3,5%.
** In lettera anche FERRARI (-1,1%) dopo i primi giorni di rialzo seguiti allo scorporo e il collocamento alla borsa di Milano. Secondo un analista, il titolo nei primi giorni ha beneficiato di acquisti legati al suo inserimento nell'indice principale della piazza milanese.
** Tra le mid cap PIAGGIO balza del 6% dopo il buy back a un prezzo medio di 2,07 euro, con Banca Akros che indica un target a 2,7 sulla possibile ripresa europea e sui nuovi modelli
** SARAS in progresso del 5,3% sulla scia di un report di Ubs che prevede un aumento della cedola.
* Le small cap vedono un balzo a doppia cifra (+13,6%) per DIGITAL BROS.
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