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Borsa Milano chiude pesante dopo dati Usa, vendute le banche

MILANO (Reuters) - Seduta pesante a Piazza Affari, penalizzata come il resto d'Europa dai dati sulla creazione dei posti di lavoro a maggio negli Usa, ben sotto le attese. Questo potrebbe allontare il rialzo dei tassi americani.

"I dati sono stati molto brutti e di conseguenza si è indebolito tutto. Adesso si guarda a cosa farà la Fed e quando alzerà i tassi", osserva un trader.

Lettera su tutto il listino, in particolare sui finanziari.

L'indice FTSE Mib perde l'1,53% e l'AllShare l'1,42%. Volumi per un controvalore di circa 2 miliardi di euro nel finale. Il benchmark europeo FTSEurofirst 300 arretra dello 0,92%.

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Banche in profondo rosso dopo il rimbalzo di ieri: le big UNICREDIT e INTESA SP cedono rispettivamente il 4,7% e l'1,78%, MPS chiude a -4,66%.

Fra le popolari BANCO POPOLARE lascia sul terreno il 5,18% dopo l'annuncio dei dettagli dell'aumento di capitale fino a circa 1 miliardo di euro che partirà lunedì a un prezzo fissato a 2,14 euro per azione, nonostante i broker siano generalmente positivi sull'esito.

Con la discesa del greggio, dopo il rialzo di stamani, anche i petroliferi ritracciano: TENARIS (-0,34%), ENI (-0,81%), più pesante SAIPEM con una contrazione del 3,05%.

Automotive contrastato: bene CNH INDUSTRIAL con una salita del 3%, mentre FIAT CHRYSLER chiude in calo del 2,99% in linea con l'andamento negativo del settore auto in Europa (-2,4%).

Per il resto, fra le small cap, prosegue la corsa di EEMS (+6,6%) e di DIGITAL BROS (+1,17%).