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Borsa Milano termina debole con Europa, scivola Saipem, Mps +3,5%

Traders a lavoro. REUTERS/Brendan McDermid

MILANO (Reuters) - L'incertezza nelle trattative tra Grecia e partner europei creano volatilità sui mercati azionari e Piazza non fa eccezione e si accoda alle colleghe europee.

Alla questione greca si sono aggiunte negli ultimi giorni anche le elezioni in Turchia, la prospettiva di un aumento dei tassi Usa a settembre e il rallentamento della crescita in Cina, spiega un trader.

L'indice FTSE Mib ha chiuso in calo dello 0,51%, l'Allshare dello 0,52%. In linea Londra, Francoforte e Parigi. Volumi per poco più di 2,8 miliardi di euro.

SAIPEM torna a registrare pesanti ribassi (-7% nella seduta odierna) su nuove indiscrezioni riguardanti un aumento di capitale in arrivo: MF ha scritto oggi che Fsi potrebbe rilevare da Eni una quota del 20% e poi sottoscrivere pro quota l'aumento insieme alla stessa Eni con un esborso tra 800 milioni e 1 miliardo di euro. Processo difficile che si concretizzi, secondo gli analisti di Banca Akros, visto che ridurrebbe il vantaggio per Eni dalla vendita. Volumi pari a tre volte la media dell'ultimo mese.

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Sale del 3,5% con volumi nella norma MPS nel primo giorno di negoziazione dopo che si è conclusa quella dei diritti di opzione dell'aumento di capitale. Deboli titoli e diritti CARIGE con l'azione ancora leggermente sopravvalutata rispetto alla parità col diritto. I bancari sono in generale positivi con l'eccezione di INTESA SANPAOLO.

Qualche realizzo su FIAT CHRYSLER dopo che GM ha ribadito il no a un'integrazione con la casa torinese. Vendite ma con volumi trascurabili su TELECOM ITALIA.

Balza a doppia cifra AEDES, mentre i diritti dell'aumento cedono il 5,10%. Oggi l'azione è decisamente sopravvalutata rispetto alla parità con il diritto.