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Borsa Milano chiude in timido rialzo con banche, frenano petroliferi

MILANO (Reuters) - Seduta sonnolenta quella odierna a Piazza Affari. La sessione è stata scandita, come di consueto, dal movimento dei titoli bancari, oggetto di ricoperture ispirate dalle parole del premier Matteo Renzi, che ha slegato la tenuta del governo dall'esito del referendum costituzionale di quest'autunno. A muovere il listino delle blue chip milanese anche i petroliferi, che hanno risentito della flessione delle quotazioni del greggio.

** Il FTSE Mib ha archiviato la sessione in rialzo di 0,36% mentre, oltroceano, Wall Street prende la via del ribasso. In Europa il benchmark FTSEurofirst 300 ha terminato in flessione dello 0,15%.

** Il comparto dei bancari italiani, in progresso dell'1% circa, si è mosso in sintonia con il più generale andamento positivo dei concorrenti europei.

"Sono giornate in cui il mercato quando scende è per short selling e quando sale è per short covering", osserva un trader. "Oggi non c'è né l'uno, né l'altro… a parte forse qualche timida ricopertura su Unicredit, Banco Popolare, Popolare Milano e Ubi Banca", tutti titoli finiti sotto pressione la settimana scorsa.

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** Il mercato aspetta la fine della settimana quando, al simposio di Jackson Hole, è in agenda il discorso del presidente della Federal Reserve Janet Yellen che potrebbe fornire indicazioni sulle tempistiche del prossimo rialzo dei tassi di interesse.

** Indietro TELECOM ITALIA, ben comprata viceversa nelle contrattazioni della settimana scorsa.

** Resta forte MOLMED dopo l'annuncio del via libera della Commissione Ue all'immissione condizionata in commercio (Cma) per Zalmoxis.

** Svetta SAFILO fino a 8,63 euro, massimi di seduta; un operatore cita la conferma del giudizio "neutral" da parte di Bryan Garnier che indica come prezzo obiettivo 11 euro.