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Borsa Milano torna in calo tra timori rialzo tassi, vola Mps, giù Leonardo

Il logo Leonardo su uno smartphone

MILANO (Reuters) - Piazza Affari torna in negativo nel pomeriggio, dopo un'apertura al ribasso che era stata recuperata a metà giornata, mentre continuano ad arrivare segnali di rialzi dei tassi di interesse da parte delle banche centrali.

Parlando a Bloomberg TV, il membro olandese del consiglio direttivo della Bce, Klaas Knot, ha detto che a Francoforte serviranno ancora almeno altri due aumenti significativi dei tassi.

Sul fronte zona euro sono arrivati dati migliori del previsto per la produzione industriale, cresciuta ben oltre le aspettative ad agosto (+1,5% su base mensile e +2,5% su base annua).

Oltreoceano, i prezzi alla produzione Usa sono cresciuti più del previsto a settembre (+0,4% contro lo 0,2% atteso), rafforzando le chance che la Fed continui sulla strada di rialzi aggressivi per contenere l'inflazione.

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Intorno alle 15,40, l'indice FTSE MIB perde lo 0,8%, in linea con l'andamento dello STOXX 600 europeo, mentre i tre indici principali di Wall Street - S&P 500, Nasdaq e Dow Jones - hanno aperto poco mossi.

Tra i titoli in evidenza:

Grande volatilità per Telecom Italia, che perde oltre l'1,2% dopo una giornata sull'ottovolante. Secondo gli analisti, la proposta di Agcom sulla regolamentazione dei prezzi di accesso wholesale alla rete fissa di Tim potrebbe avere un impatto positivo sui ricavi dell'anno prossimo.

Sugli scudi Monte dei Paschi di Siena, che guadagna oltre l'11% in vista di un atteso accordo sul filo di lana con il consorzio di banche che dovrebbe garantire l'aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro. Il Cda che doveva sancire l'accordo ieri è stato aggiornato a oggi.

Leonardo è tra i titoli peggiori, con un crollo di quasi il 6%.

Giornata nera anche per il risparmio gestito, con Azimut (-5,4%) e Anima Holding (-3,6%) in pesante ribasso.

Tra i bancari, Banco Bpm viaggia poco sopra la parità e Unicredit cede lo 0,2%, mentre Bper Banca scende dello 0,5% e Intesa Sanpaolo dell'1,2%.

Nell'automotive, Stellantis e Cnh Industrial scendono entrambi dell'1% circa, mentre Brembo soffre di più e lascia sul terreno il 2,6%.

Sul fronte positivo brilla il comparto del lusso, con Salvatore Ferragamo (+0,5%) e Moncler (+2,5%). Bene anche Davide Campari (+1%).

(Alvise Armellini, editing Sabina Suzzi)