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Borsa Milano torna a livelli pre lockdown su attesa governo Draghi, nuovi max Wall St

Una donna cammina davanti l'ingresso della Borsa di Milano

MILANO, 8 febbraio (Reuters) - L'effetto Mario Draghi e gli ennesimi massimi storici toccati anche oggi a Wall Street spingono al rialzo gli indici di Piazza Affari che in una settimana al galoppo ha recuperato tutte le perdite del periodo legato al lockdown per contrastare la pandemia: l'indice Ftse Mib è infatti tornato sui livelli di fine febbraio 2020.

Oggi riprendono le consultazioni dell'ex presidente della Bce con l'obiettivo di formare un governo con una larga maggioranza entro questa settimana.

Un primario broker italiano valuta positivamente l'allargamento della maggioranza e si aspetta un programma ambizioso e diverso dal precedente governo Conte.

Al clima di fiducia innescato sui mercati italiani dalle attese di un governo Draghi, si aggiungono sul fronte internazionale le speranze per un veloce via libera al pacchetto di stimolo Usa contro la crisi pandemica e gli effetti del rincaro del greggio, salito sopra i 60 dollari al barile.

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Sull'obbligazionario lo spread del rendimento fra titoli di Stato decennali italiani e tedeschi si muove intorno ai minimi dal 2015 intorno ai 96 punti base.

Tra i titoli in evidenza:

Bancari in forte rialzo grazie all'effetto spread che migliora i ratios delle banche piene di titoli governativi e sulle attese di M&A. Anche oggi a guidare i rialzi MPS con un balzo di oltre il 18%, sui massimi dallo scorso ottobre, sulle attese di un percorso di rilancio e privatizzazione tramite l'integrazione con un altro istituto. Secondo il Messaggero, ci sarebbero quattro fondi interessati a entrare nella data room, Apollo, Blackstone, Lonestar e Hellman & Friedman. Gli analisti di Intesa Sanpaolo scrivono nel daily che "la migliore soluzione per Mps sarebbe l'integrazione in un altro gruppo bancario, piuttosto che essere comprata da un fondo di private equity. Valutiamo Unicredit come il candidato migliore". La banca di Piazza Gae Aulenti segna un rialzo del 3,3%.

Forti acquisti anche su Bper (+7,2%) e Banco Bpm (+6,3%) sulle indiscrezioni stampa di un incontro tra l'AD del Banco e il numero uno di Unipol per accelerare le nozze con Bper Banca. Un primario broker italiano rileva che una prima apertura a un possibile deal era già arrivata a novembre da entrambe le parti coinvolte, anche se attualmente il focus di Bper è quello di completare l'integrazione degli sportelli di Ubi. In netto rialzo anche Popolare di Sondrio che cresce del 7,2%

Il rialzo delle quotazioni del greggio ritornato sopra quota 60 dollari al barile spinge il settore oil: con Eni in salita dell'1,3%, se ne avvantaggiano principalmente le oil service più penalizzate dal calo degli investimenti da parte delle major per la ricerca di idrocarburi a causa della pandemia, come Saipem (+3%) e Maire Tecnimont (+3,9%). In spolvero la società di raffinazione petrolifera Saras (+7,6%).

Torna l'interesse sulle utility rimaste un po' indietro che offrono un migliore rapporto rischio-rendimento. Ben raccolte A2A in salita dell'1,85% e Iren (+1,7%).

Post risultati, Atlantia sale dell'1,4%, mentre fa decisamente meglio la controllata Autostrade Meridionali con un balzo del 12% circa.

Infine, trascurata Diasorin in flessione dell'1% sulle attese di una ripresa della campagna vaccinale che andrà a ridurre progressivamente l'utilizzo dei tamponi.

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)