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Borsa Milano venerdì nero su nuova variante, giù oil, Autogrill, banche, strappa Diasorin

La facciata della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Seduta drammatica a Piazza Affari, e più in generale sulle borse europee, affondate dai timori legati alla nuova variante sudafricana del coronavirus che stamani ha fatto crollare anche i mercati asiatici.

Si sa ancora poco di questa variante, scoperta in Sudafrica, Botswana e Hong Kong. Ma gli scienziati sostengono che abbia una inusuale combinazione di mutazioni e potrebbe essere capace di aggirare la risposta immunitaria del vaccino o rendere il virus più trasmissibile.

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha annunciato il divieto d'ingresso in Italia a chi è stato negli ultimi giorni in alcuni paesi dell'Africa meridionale a causa della diffusione della nuova variante in quelle aree.

Ritraccia pesantemente il greggio, con il Brent in calo del 5,6% a 77,6 dollari al barile a causa della nuova variante che spaventa gli investitori, facendo aumentare i timori legati a un eccesso di offerta a livello globale.

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"Oggi pesa anche molto il fatto che sia un venerdì e che Wall Street sia aperta solo a regime ridotto. Sui mercati c'è panico per questa nuova variante, ma anche voglia di prendere profitto dopo il rally delle borse", osserva un trader.

I futures sul Dow Jones indicano un avvio in calo di oltre il 2% questo pomeriggio alla ripresa delle contrattazioni post festività di ieri.

Intorno alle 12,50 l'indice FTSE Mib cede il 3,1%, ma è arrivato a perdere fino al 4,2% nei primi scambi stamani. I volumi superano i 2,2 miliardi di euro.

Tra i titoli in evidenza:

Quasi tutti i titoli oggi sono in lettera pesante: particolarmente colpiti quelli interessati da eventuali restrizioni, come Autogrill che registra un ribasso intorno al 7%, tornando sui livelli di fine luglio scorso. A pesare i timori di nuovi stop negli spostamenti a causa della recrudescenza della pandemia e della nuova variante del coronavirus individuata in alcuni Paesi.

Male il settore oil, con Eni in flessione del 5% circa, Saipem cede il 4%, Tenaris arretra del 5,3%. Molto male anche il raffinatore petrolifero Saras in ribasso del 5%. Il comparto a livello europeo segna un calo del 4,6%.

Non c'è pace anche per le banche (-5% lo stoxx settoriale europeo) con le big UniCredit in flessione del 6,5% e Intesa del 4,3%. Mps contiene il ribasso a -2,5%.

Pesanti anche gli industriali, come Stellantis (-4,4%) e Leonardo(-4%).

Non c'è scampo per il settore del lusso, che potrebbe subire nuove ripercussioni negative da eventuali blocchi agli spostamenti, con Ferragamoin rosso del 5,5% e TOD'S del 5,6%.

Fra i pochi segni positivi, si distingue Diasorin che balza intorno al 7,5%. La società di diagnostica si avvantaggia del sempre maggiore ricorso a tamponi antigenici e molecolari, che rappresentano il 30% dei ricavi dell'azienda, in un momento in cui si assiste a una recrudescenza della pandemia.

Sempre volatile Telecom Italia (TIM) (+1,3%) che fa comunque meglio rispetto al resto del mercato per l'effetto speculativo legato a una possibile Opa. Il titolo è sempre a ridosso del prezzo indicativo di 0,5050 euro proposto dal fondo Usa Kkr per rilevare il controllo. Secondo Bloomberg, Kkr e Cvc Capital Partners stanno valutando di mettersi assieme per un'offerta sulla società di tlc. "Su Tim c'è l'interesse da parte dei fondi di private equity e quindi il titolo lo tieni in portafoglio, non si vende adesso", sottolinea un trader.

Fuori dal paniere cede il 3,8% Mfe- Mediaforeurope (ex Mediaset) nel primo giorno di contrattazioni con la nuova denominazione e la struttura azionaria a doppia categoria. Il titolo paga il venir meno dell'appeal speculativo a causa del meccanismo duale perché il principale azionista, Fininvest, aumenterà ulteriormente la presa sulla società, spiegano gli analisti. "L'obiettivo dell'operazione è fornire alla società maggiore flessibilità per future operazioni M&A. Dall'altro lato però si ridurrà la contendibilità del gruppo in caso di future operazioni straordinarie", sottolinea Equita.

Infine debutto in calo intorno al 2,5% per Ariston.

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)