Borsa Milano verso terza seduta negativa, deboli banche, forte Leonardo
MILANO (Reuters) - Piazza Affari si avvia a chiudere la terza seduta consecutiva in calo in un mercato avverso a prendere nuove posizioni rialziste e che si muove con estrema cautela.
I dati macro relativi alle stime flash Pmi nell'Eurozona e Usa migliori delle attese, indicando una riprese della crescita economica, rafforzano le attese per un ulteriore inasprimento della politica monetaria.
A confermare nel pomeriggio il tono debole dei mercati azionari è l'andamento negativo di Wall Street, alla riapertura dopo la festività di ieri, penalizzata dai risultati deludenti di società del settore retail del calibro di Home Depot e Walmart.
Intorno alle 16,35 il FTSE Mib perde circa lo0,6%. Volumi pari a 1,7 miliardi di euro.
Tra i titoli in evidenza:
Debolezza sui bancari in una seduta condizionata, in tutto il settore a livello europeo, dal cauto outlook offerto dal colosso HSBC nonostante il forte rialzo degli utili trimestrali. Sul listino milanese UNICREDIT perde il 2%, seguita da BANCO BPM in calo di oltre l'1%
Poco mossa MEDIOBANCA nonostante Deutsche Bank abbia tagliato il giudizio a "sell" da "hold" ritenendo che i ricavi dell'istituto abbiano poco spazio per una ulterioreaccelerazione nei prossimi due anni. MPS, molto volatile, perde oltre il 2%.
NEXI arretra dell'1,5% in scia alla debolezza della concorrente francese Worldline che ha annunciato risultati del quarto trimestre sopra le attese, ma una guidance sul 2023 senza sorprese.
TELECOM ITALIA -0,6%, anche oggi penalizzata dalle forti incertezze attorno all'attesa controfferta sulla rete da parte di Cdp e Macquarie, mentre si avvicina il Cda del 24 febbraio chiamato a valutare l'offerta di Kkr senza avere al momento alternative sul tavolo.
In tema trimestrali, CAMPARI cede lo 0,6%, mentre RECORDATI è in calo dell'1,17%, ben sopra i minimi di seduta, dopo i conti del 2022 e il piano industriale che vede una guidance sui margini sotto il consenus.
In controtendenza con il mercato, LEONARDO è in progresso del 2,8% sostenuto delle attese di un aumento delle forniture di armi all'Ucraina da parte del governo italiano, di cui il gruppo potrebbe indirettamente beneficiare.
(Andrea Mandala, editing Claudia Cristoferi)