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Borsa Milano volatile con saliscendi continui, banche giù, bene Snam, Terna e utility

Una donna davanti l'ingresso della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Indici in forte oscillazione a Piazza Affari in questo inizio di settimana dopo il forte calo registrato nella precedente ottava.

Sempre protagoniste le banche, vendute anche oggi, in linea con l'andamento europeo, dopo un fine settimana che ha visto il salvataggio di Credit Suisse da parte di Ubs sotto la regia del governo svizzero e uno sforzo coordinato delle banche centrali per sostenere il flusso di liquidità a livello mondiale.

Un trader segnala che il mercato è in balia degli eventi. I book sono vuoti e pochi investitori vogliano accollarsi il rischio di puntare sulle banche in questa fase.

Intorno alle 10,30 l'indice Ftse Mib cede l'1% circa, ma in avvio era arrivato a perdere fino al 2,9% in una violenta oscillazione degli indici.

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In calo anche i mercati asiatici, con la Borsa di Tokyo ai minimi da due mesi. Giù anche Wall Street mentre permane il nervosismo anche in vista di quello che deciderà la Fed questa settimana sulla stretta monetaria.

Tra i titoli in evidenza:

L'indice bancario perde il 2,9%, comunque in recupero dai minimi di inizio seduta. A livello europeo l'indice delle banche è in ribasso del 3,3%. Unicredit perde il 3,3% dopo il -6% toccato a inizio seduta. Intesa Sanpaolo arretra del 2,4%. Peggio Bper in calo del 2,4%, Banco Bpm a -1,8% e Mps a -4%. Secondo un trader in questa fase gli investitori sono restii a mettere i soldi in un comparto, come quello bancario, che potrebbe essere rischioso e volatile. Nel daily Equita scrive che "da un lato l'operazione su Credit Suisse permette di contenere i rischi di contagio e le sue ripercussioni, ma dall'altro riteniamo che i termini della transazione possano avere come effetto l'aumento del costo del capitale/risk premium per le banche".

Soffre anche il risparmio gestito con Finecobank in calo del'1,5%

Il nuovo calo del prezzo del Brent, ai minimi da 15 mesi, sui timori che i rischi nel settore bancario possano portare a una recessione e un calo della domanda di petrolio, pensano in particolare su Saipem che perde il 3,3%, Eni -0,64% e Tenaris -2,2%,

Per contro, la discesa del rendimento del decennale sotto il 4% alimenta gli acquisti verso il comparto delle utility con il rendimento del dividendo che torna nuovamente appetibile per i risparmiatori: Snam in rialzo del 2%, Terna avanza del 3%, Italgas dell'1,9%. Bene anche le utility Iren a +3,3% e A2A a +2%.

Webuild perde il 4,6% su evidenti realizzi dopo il balzo di circa il 20% delle ultime due sedute.

Infine, venduta Diasorin in calo del 3,2% dopo che Morgan Stanley ha tagliato la raccomandazione a "underweight" da "equal-weight".

(Giancarlo Navach, editing Claudia Cristfoeri)