Borsa Shanghai, chiude a minimo di una settimana su incertezze ritiro dazi
(Reuters) - L'azionario cinese ha chiuso la seduta in territorio negativo sull'incertezza circa la prima fase dell'accordo commerciale con gli Usa, dopo una notizia Reuters secondo cui i funzionari della Casa Bianca si sarebbero opposti al ritiro dei dazi contro la Cina.
L'indice Shanghai Composite è sceso dello 0,5% a 2.964,18, la chiusura più bassa dal primo novembre. A livello settimanale l'indice ha invece registrato un rialzo dello 0,2%.
Anche l'indice delle blue-chip CSI300 ha perso lo 0,5% oggi, ma ha registrato un rialzo della stessa entità per la settimana.
Il sottoindice del settore finanziario del CSI300 ha registrato un -1%, il comparto dei consumi di base ha perso lo 0,2% e l'indice immobiliare ha segnato una flessione dello 0,8%.
Il più piccolo indice Shenzhen ha chiuso in calo dello 0,2% e l'indice tech ChiNext Composite ha perso lo 0,3%.
L'azionario è stato zavorrato da quanto riferito ieri a Reuters da varie fonti, secondo cui il piano di cancellare i dazi viene fortemente osteggiato all'interno della Casa Bianca e da consiglieri esterni.
Funzionari statunitensi e cinesi hanno detto ieri che i due paesi ritireranno i dazi su reciproci prodotti nell'ambito della "fase uno" dell'accordo commerciale, qualora questo venga siglato.
L'azionario aveva recuperato brevemente in tarda mattinata su dati che mostrano come le esportazioni e le importazioni cinesi abbiano subito una flessione inferiore alle aspettative ad ottobre, fornendo un certo sollievo a un'economia dipendente dall'export.
Il fornitore di indici globale Msci ha riferito ieri che le azioni A cinesi raggiungeranno un peso del 4,1% nell'indice Msci dei mercati emergenti, rispetto al 2,55% attuale.
Msci aggiungerà anche una lista di imprese cinesi a media capitalizzazione, come da programma, ha riferito il fornitore di indici in un comunicato seguito alla review semestrale.
La Borsa di Hong Kong ha chiuso in calo dello 0,7% a 27.651,14 punti.