Borsa Tokyo chiude a minimi 3 mesi e mezzo su timori Cina
TOKYO (Reuters) - La borsa giapponese ha chiuso la seduta odierna sui minimi degli ultimi tre mesi e mezzo ampliando le perdite dopo l'ultima debole rilevazione della salute del manifatturiero cinese e in scia al tonfo di Wall Street. Gli investitori si liberano dunque degli asset rischiosi sui timori per un rallentamento dell'economia cinese.
L'indice Nikkei ha perso il 2,98%, a 19.435,83 punti, mentre il più ampio Topix è arretrato del 3,13%, a 1.573,01.
"Per via dell'incertezza sull'andamento dell'economia cinese, su quello che Pechino farà (in termini di politica monetaria) e sull'impatto che avrà sul mercato globale, tutto ciò che è legato ai timori per la Cina viene venduto", ha commentato Takuya Takahashi, strategist di Daiwa Securities.
Giù i titoli legati ad Apple dopo che la società ha lasciato sul terreno il 2% nella notte alla notizia che le vendite di smartphone in Cina sono scese nel secondo trimestre. Alps Electric perde il 7%, Nitto Denko il 3,5% e TDK il 4%.
Male le società esportatrici nella cui proprietà gli stranieri hanno un peso consistente: il titolo Sony (la cui proprietà è straniera per il 56,6%) ha perso il 4,3%, e Hoya (straniera per il 60%) ha lasciato sul terreno il 3,3%.
Tonfo anche per i finanziari, con Mitsubishi UFJ Financial Group e Nomura Holdings perdono entrambi il 4,11%.