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Borsa Usa in ribasso oltre 7%, crescono timori recessione a causa virus

Un uomo indossa una maschera protettiva mentre cammina a Wall Street, New York City.

(Reuters) - Gli indici azionari statunitensi perdono oltre il 7%, mentre il drastico taglio dei tassi di interesse a quasi zero da parte della Federal Reserve alimenta i timori di una recessione causata dal coronavirus.

Il trading sui tre principali indici azionari di Wall Street è stato sospeso per 15 minuti poco dopo l'apertura, la terza sospensione di questo tipo in sei giorni, poiché l'indice S&P 500 è precipitato dell'8%, innescando lo stop automatico.

L'indice di riferimento è scivolato dell'11,4%, perdendo circa 2.000 miliardi di valore di mercato, prima del recupero di alcune perdite dovuto alla caccia di buone occasioni degli investitori.

Il netto taglio prima del previsto dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve e il suo impegno per ingenti acquisti di asset ha intensificato i timori causati dalla pandemia che ha già paralizzato le catene di approvvigionamento e ridotto i ricavi societari.

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I titoli finanziari, sensibili ai tassi, crollano del 9,3%, registrando la performance peggiore tra i principali settori dell'S&P. Ad aggravare la pressione sul settore è stato anche l'annuncio delle grandi banche statunitensi che smetteranno di riacquistare azioni.

Il settore energetico segue il crollo del 10% circa dei prezzi del petrolio, mentre i titoli tecnologici cedono il 7,6%.

Tra i peggiori dell'S&P 500, Apple, Microsoft e Facebook arretrano di oltre il 7,5% ciascuna.

Alle 17,30, il Dow Jones Industrial Average è in ribasso del 7,94%, a 21.345,51 l'S&P 500 perde il 7,30%, a 2,512,96. Il Nasdaq Composite cede il 7,55%, a 7.280,04.