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Borsalino a rischio fallimento: tutta colpa della finanza

I suoi cappelli hanno coperto alcune delle teste più importanti del mondo, e sono diventati una vera e propria icona di stile italiano nel mondo, ma oggi rischia di fallire per gli errori dell’alta finanza. Nonostante le vendite vadano a gonfie vele.

Sì, perché le vendite di Borsalino — parliamo dello storico cappellificio, che ha 160 anni di vita e 130 dipendenti — restano floride, e addirittura sarebbero maggiori se l’azienda avesse più prodotto da mettere sul mercato, ma il cda guidato dall’amministratore delegato Marco Moccia ha stabilito di chiedere al tribunale di Alessandria un concordato preventivo “che consenta la ristrutturazione dei debiti e la soddisfazione dei crediti”, che potrebbe anche concludersi con uno “scenario alternativo di natura liquidatoria”, ovvero il fallimento dell’azienda.

Questa surreale situazione sembra trovare la sua origine nell’operato di un finanziere astigiano, Marco Marenco, che sarebbe al centro di un’enorme bancarotta, la più grande in Italia dopo quella Parmalat, per un ammontare complessivo di 3 miliardi. Nelle 11 società che costituivano la galassia di Marenco c’è, infatti, anche a Fisi, a sua volta controllata da Fisi Gmbh, che detiene il 50,45% di Borsalino, un cui ulteriore 17% è controllato da Finind, altra società nell’orbiata di Marenco.

I veri padroni dello storico cappellificio sarebbero quindi curatori e custodi giudiziari, entrati in atto mentre la magistratura tenta di dirimere la trama assai complessa di questo quadro, mentre le banche hanno sospeso i prestiti dopo che i giudici hanno congelato beni per circa due milioni (presunta evasione fiscale) e nel frattempo il consiglio di amministrazione di Borsalino cerca di correre ai ripari utilizzando gli incassi per pagare dipendenti e fornitori.

Di certo c’è che Borsalino difficilmente cesserà di esistere. Si tratta di uno dei marchi più noti nel mondo della moda e sebbene la questione relativa alla sua proprietà si stia affrontando proprio ora, nel mondo della moda sarebbero in moltissimi a volersene appropriare.