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Borse Asia, indici prevalentemente in calo

(Reuters) - Le borse dell'area Asia-Pacifico sono tutte in netto calo dopo la diffusione dei dati sull'andamento del settore manifatturiero cinese in agosto.

L'indice MSCI, che non comprende Tokyo, alle 8,42 perde l'1,22%. L'indice giapponese Nikkei ha chiuso a -3,84%.

I mercati cinesi hanno sofferto per l'andamento del settore manifatturiero in agosto, che registra la maggior contrazione degli ultimi tre anni. Dati che hanno aumentato le preoccupazioni per le prospettive dell'economia cinese e lasciato gli investitori indifferenti alle nuove misure di stimolo annunciate dal governo: maggiore flessibilità nella legislazione per il settore immobiliare, politiche di stimolo alle fusioni e ai riacquisti di titoli da parte degli emittenti.

SHANGHAI: in corso di seduta l'indice ha recuperato l'iniziale crollo che lo ha portato vicino a -4%. In controtendenza i titoli di alcune aziende petrolifere, tonificati dalla ripresa di prezzi petroliferi. Anche le azioni del settore bancario hanno recuperato la flessione di inizio seduta . Le perdite maggiori si sono registrate sulle azioni delle piccole aziende: gli indici e hanno lasciato sul terreno il 3%.

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HONG KONG: tutti i comparti si sono mossi al ribasso e la borsa ha una perdita vicina all'1%. Prada perde l'2,71%.

TAIWAN che ieri era stato uno dei due mercati con segno più oggi si è allineata all'andamento dell'area chiudendo in calo quasi il 2%. L'indice del settore elettronico ha lasciato sul campo il 2,1% e quello finanziario il 2,2%.

SEUL ha chiuso in ribasso come tutti gli altri mercati. Alle preoccupazioni per l'andamento dei mercati finanziari cinesi si è aggiunto il dato negativo dell''export sudcoreano: in agosto ha registrato l'ottava contrazione mensile, la più ampia dal 2009, come se il rallentamento cinese, il principale partner commerciale, avesse dissolto la domanda estera.

I mercati australiani hanno chiuso con un ribasso superiore al 2% e mettendo a segno il peggior risultato mensile degli ultimi 7 anni, -8,6%. Gli investitori sono stati spinti ad uscire dal mercato a causa delle incertezze circa le politiche monetarie dalla banca centrale americana e cinese.