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Borse Asia in lieve calo, Singapore e Sydney in controtrend

27 marzo (Reuters) - Le borse dell'area Asia-Pacifico sono in marginale flessione, mentre il dollaro torna a salire e le tensioni in Medioriente offuscano l'outlook degli investimenti.

Il greggio ha arrestato la salita con l'apprezzamento del biglietto verde.

In Giappone l'indice core dei prezzi al consumo è stato piatto sull'anno in febbraio. E' la prima volta che non cresce in quasi due anni e il dato è piuttosto deludente per il governo che sta cercando di archiviare la lunga fase di deflazione.

Intorno alle 8,30 italiane l'indice Msci dell'area Asia-Pacifico, che non comprende Tokyo, scende dello 0,21%.

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SHANGHAI ha chiuso invece in rialzo una settimana segnata da grande volatilità. In evidenza l'immobiliare dopo le misure di sostegno del settore decise dal governo, mentre i segnali di allentamento dei vincoli sugli investimenti esteri hanno migliorato il sentiment.

HONG KONG è in lieve calo in una seduta dove l'ottimismo sull'immobiliare e sul possibile nuovo afflusso di capitali stranieri è stato bilanciato dai deludenti dati economici: gli utili delle imprese industriali cinesi sono calati del 4,2% in gennaio-febbraio. Prada segna +0,2%.

TAIWAN è stata trascinata in territorio negativo dai tecnologici. A guidare il ribasso sono stati MediaTek e il costrutture di Pc Acer.

In controtendenza SYDNEY, che ha chiuso in marginale rialzo, guidata dal comparto finanziario e da quello dei prodotti di largo consumo, mentre gli energetici hanno arrestato la loro corsa dopo che il prezzo del petrolio si è assestato sul dollaro più forte.