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Borse Asia-Pacifico in calo su escalation Usa-Cina per commercio

18 giugno (Reuters) - I mercati dell'area Asia-Pacifico sono oggi in calo a causa dell'escalation delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, dopo la decisione del presidente americano Donald Trump di imporre dazi del 25% su una lista di prodotti cinesi.

I timori di una guerra commerciale mondiale hanno messo sotto pressione i prezzi del petrolio, che hanno esteso il calo di venerdì scorso, mentre il dollaro è calato dai massimi di tre settimane contro lo yen.

** L'indice MSCI, che non comprende la borsa di Tokyo, perde circa mezzo punto percentuale; l'indice Nikkei ha chiuso in calo dello 0,75%.

Oggi SHANGHAI e HONG KONG sono chiuse per una festività.

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"La guerra commerciale sembra tornare a essere una possibilità concreta, dopo che sia gli Usa sia la Cina hanno annunciato l'imposizione di dazi reciproci", dice da Sydney Nick Twidale, analista di Rakuten Securities Australia. "Sembra questo il tema principale per l'attenzione degli investitori... e ogni ulteriore escalation nelle tensioni peserà sulla propensione al rischio".

Trump ha annunciato venerdì scorso dazi del 25% sull'import di oltre 800 beni cinesi per 50 miliardi di dollari dal prossimo 6 luglio. La Cina ha annunciato che risponderà con dazi "della stessa portata e forza" e che i precedenti accordi commerciali con Trump non sono validi. Secondo l'agenzia Nuova Cina Pechino colpirà con un dazio del 25% quasi 700 prodotti Usa.

Comunque, molti osservatori dei mercati ritengono che ci sia ancora spazio per un compromesso, sospettando che l'annuncio di Trump sia solo una tattica negoziale per ottenere concessioni da Pechino.

Gli analisti dicono che l'impatto diretto dei dazi sarebbe limitato, soprattutto per l'economia Usa, che è forte. Ma i paesi asiatici legati al commercio e le aziende più legate alla catena di forniture cinesi sono preoccupati dei possibili danni collaterali.

Intanto, il dollaro è in calo sullo yen, dopo aver raggiunto venerdì i massimi da tre settimane. I prezzi del petrolio sono sotto pressione, sui timori di aumenti delle scorte da parte di Russia e Arabia. Il greggio Usa ha ulteriormente risentito del possibile dazio all'importazione da parte della Cina, perdendo il 2%.

** SYDNEY ha chiuso in rialzo dello 0,1%, recuperando nel finale dopo una seduta appesantita da materiali estrattivi ed energia.

** TAIWAN ha chiuso in rialzo dello 0,7%.

** SEUL ha chiuso in calo e la moneta locale, il won, ha toccato i minimi da sette mesi, sul timore di una guerra commerciale.

** MUMBAI è in lieve calo.

** SINGAPORE è la piazza peggiore della regione, perde l'1,2%, soprattutto a causa dei titoli finanziari.