Borse Asia-Pacifico giù con greggio debole che alimenta timori crescita
Borse dell'area Asia-Pacifico in terreno negativo nella seduta odierna, con il debole prezzo del petrolio ad acuire i timori per la crescita globale, mentre l'euro mantiene solidi guadagni dopo che le dichiarazioni del consigliere Bce, Ewald Nowotny, hanno gelato le attese del mercato su un ulteriore allentamento della politica monetaria da parte dell'istituto di Francoforte.
"Il processo di ritirare soldi dal piatto dipende dal nervosismo per le mosse della Fed la prossima settimana, insieme con i bassi prezzi del petrolio visti come un barometro sul futuro dell'attività economica", ha commentato Angus Gluskie, managing director del White Funds Management a Sydney.
L'indice MSCI, che non comprende Tokyo, intorno alle 8,30 è in calo dello 0,15%. L'indice Nikkei ha chiuso in ribasso di 1,32% ai minimi da cinque settimane.
SHANGHAI ha girato in negativo, chiudendo in flessione di mezzo punto, cancellando i modesti guadagni dell'avvio nonostante le rassicurazioni del governo sul fatto che le novità introdotte in tema di Ipo non costituiranno un argine a nuove offerte.
Anche HONG KONG perde intorno allo 0,4% (Prada -0,93%).
SYDNEY chiude di nuovo in calo (-0,84%) gravata dai titoli finanziari, con dati sull'occupazione migliori delle attese a ridurre le chance di un taglio dei tassi da parte della banca centrale.
Chiusura poco sotto la parità per TAIWAN a -0,16%, dopo aver toccato i minimi da oltre due mesi in corso di seduta.
SEUL ha chiuso invece in territorio leggermente positivo interrompendo una sequenza negativa di sei giorni.