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Borse Asia-Pacifico, indici positivi su scia dati Usa, occhi su Bce

Broker ai loro computer a Mumbai. REUTERS/Danish Siddiqui

4 dicembre (Reuters) - Le borse asiatiche salgono di quasi un punto percentuale spinte dai buoni dati macroeconomici americani, mentre l'euro staziona sui minimi degli ultimi due anni in attesa che la Bce scopra le carte sulle future mosse di politica economica.

L'indice Nikkei ha guadagnato lo 0,94% a 17.887,21 punti, dopo aver raggiunto durante la seduta quota 17.912,59, il massimo da luglio 2007. A spingere il mercato sono le proiezioni che suggeriscono una vittoria del premier Shinzo Abe alle elezioni del 14 dicembre. Gli operatori guardano con interesse all'esito della consultazione perché giudicano positivamente un nuovo mandato a proseguire con la cosiddetta "Abenomics".

L'indice MSCI delle principali piazze asiatiche al di fuori del Giappone sale di 0,7 punti percentuali.

Negli Stati Uniti a novembre il settore privato ha generato 208.000 nuovi occupati. La performance è inferiore alle attese ma mostra comunque la capacità degli Stati Uniti di fronteggiare una congiuntura ancora debole.

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L'euro è sceso a 1,2307 dollari dopo aver raggiunto il minimo di 1,2301. Scontata la conferma del costo del denaro alla riunione della Bce di oggi, i riflettori sono tutti puntati sull'intervento di Mario Draghi.

SHANGHAI balza del 4,4% spinta dalle attese che la Cina metta in campo nuove misure di stimolo dell'attività economica. A HONG KONG l'indice Hang Seng guadagna l'1,7%.

A SYDNEY l'indice S&P/ASX 200 guadagna poco meno dell'1% su positivi dati macroeconomici. A ottobre le vendite al dettaglio sono salite di 0,4 punti percentuali, oltre le attese degli analisti. Il disavanzo commerciale (1,3 miliardi di dollari australiani) si è rivelato inferiore alle previsioni.

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