Borse Asia-Pacifico a minimi da 2 anni, pesante Shanghai

18 agosto (Reuters) - Le borse asiatiche hanno toccato i minimi da due anni sulle preoocupazioni che il raffreddamento della domanda in Cina possa pesare negativamente sugli scambi commerciali dell'area. L'indice della Borsa di Shanghai perde quasi il 5% attorno alle 8,20 ora italiana.

L'indice MSCI, che non comprende Tokyo, alle cede lo 0,4%. L'indice giapponese Nikkei ha chiuso in calo dello 0,32%.

L'azionario in Thailandia ha toccato un minimo da un anno e mezzo e il baht è caduto ai minimi da sei anni dopo l'esplosione di una bomba ieri a Bangkok che ha ucciso 22 persone, ferendone 123.

Le azioni in Cina sono in pesante ribasso sui timori di ulteriori svalutazioni dello yuan, peraltro escluse dalle autorità monetarie di Pechino che dice di non vedere ragioni per ulteriori deprezzamenti della valuta.

L'indice CSI300 ha accelerato il calo nel corso della seduta arrivando a perdere oltre il 4% come pure lo Shanghai Composite Index che arretra del 4,7%.

Gli importatori e le aziende con elevato indebitamento in dollari sono sotto pressione come anche le compagnie aeree cinesi che devono sostenere i maggiori costi del carburante legati agli effetti del deprezzamento dello yuan.

Tra queste, China Eastern perde il 3,9% e China Southern crolla del 9%.

Debole anche la Borsa di Hong Kong con l'indice in calo dello 0,9% e Prada in calo analogo.

Perde circa un punto percentuale la Borsa australiana.