Borse Asia-Pacifico perdono terreno ma Shanghai sale dell'1,1%, greggio volatile
17 febbraio (Reuters) - Le borse asiatiche oggi sono in territorio negativo dopo due sedute di robusti guadagni, mentre i prezzi del greggio sono volatili con il mercato che digerisce l'accordo fra alcuni produttori, fra cui Arabia Saudita e Russia, per congelare la produzione.
L'indice MSCI, che non comprende Tokyo, alle 8,15 perde lo 0,6% a 371,35 punti. L'indice giapponese Nikkei ha chiuso la seduta in calo dell'1,4%.
Quando la Cina ha fissato un tasso di riferimento leggermente più basso per lo yuan, lo yen e i bond - considerati asset rifugio - sono immediatamente saliti; ma quando gli investitori hanno realizzato che non si trattava di un messaggio di svalutazione da parte di Pechino, l'andamento si è subito invertito.
L'azionario europeo, comunque, dovrebbe estendere il rally in avvio.
** In controtrend SHANGHAI che ha chiuso in rialzo dell'1,1%, ai massimi da tre settimane, sulla speranza di nuove misure di stimolo. Nel corso della seduta hanno registrato cali, per poi risalire, i titoli bancari e immobiliari; bene soprattutto il settore infrastrutture, che ha guadagnato oltre il 2% alla notizia che il governo vuole investire in progetti 400 miliardi di yuan.
** Sembra aver esaurito la sua spinta il rimbalzo di HONG KONG, zavorrata dagli energetici che perdono quasi il 3%. Prada perde l'1,5% circa.
** Chiusura sostanzialmente piatta per TAIWAN, in lieve calo SEUL.
** SYDNEY conclude la seduta in territorio negativo dopo un rally di due giorni.
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