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Borse Asia-Pacifico recuperano terreno dopo deboli dati export Cina

8 giugno (Reuters) - Le borse dell'Asia-Pacifico hanno recuperato terreno dopo la prima parte della seduta che aveva risentito della debolezza dei dati sull'export cinese, calati a maggio oltre le attese. Alla fine il dato è stato assorbito dal mercato che ha preferito guardare alle buone prospettive del settore dell'energia ed ai tempi più lunghi della Fed nel procedere a un rialzo dei tassi Usa.

L'indice MSCI, che non comprende Tokyo, alle 8,50 guadagna circa 0,2%. L'indice giapponese Nikkei ha accelerato nel finale di giornata chiudendo in progresso dello 0,9%.

L'indice principale di SHANGHAI è marginalmente negativo sul finale tra scambi sottili con gli operatori che si preparano a un lungo weekend con la chiusura già da domani per la festività del Dragon Boat. L'indice CSI300 delle blue chip di Shanghai e Shenzhen cala dello 0,3% circa.

Le esportazioni cinesi denominate in dollari sono scese a maggio del 4,1% su anno rispetto a un calo atteso del -3,6%. Le importazioni sono calate dello 0,4% meno del 6% previsto. Nonostante il debole dato dell'export la banca centrale cinese ha detto ancora di aspettarsi che l'economia cresca quest'anno del 6,8%.

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HONG KONG è pure vicino alla parità con l'Hong Kong China Enterprises Index che sale dello 0,4%.

SEUL ha chiuso ai massimi dell'anno grazie a un rialzo dell'indice dello 0,8% che segue l'incremento di oltre un punto della vigilia. Il colosso tech Samsung Electronics Co ha visto le sue azioni in rally nella parte finale della seduta, terminando in rialzo dello 0,5% e superando la soglia di 1.400.000 won.

SYDNEY ha finito la seduta a cavallo della parità con l'indice invariato. Nel corso della seduta l'umore è stato cauto e le preoccupazioni che la banca centrale decida di non tagliare più i tassi quest'anno hanno pesato sui bancari.

TAIWAN ha toccato nella giornata il massimo da due mesi per poi chiudere al rialzo dello 0,4%. Il traino è venuto da TSMC, tra i grandi produttori mondiali di microchip, il cui presidente ha confermato dividendo e target per il 2016.