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Borse Asia pesanti perdite dopo inasprimento Usa Cina su dazi

23 marzo (Reuters) - Non è ancora guerra ma già si registra un bagno di sangue nelle borse della zona Asia-Pacifico che sono tutte in territorio negativo e scontano pesanti perdite dopo l'inasprirsi del confronto fra Usa e Cina in tema di export, import e dazi.

** Alle 8,10 circa ora italiana l'indice MSCI, che non comprende la borsa giapponese, perde il 2,48%. La borsa di TOKYO oggi è crollata del 4,51%, finora la peggior caduta fra le borse dell'area.

Ieri Trump ha affermato che il deficit Usa con la Cina è "fuori controllo" e che c'è un'enorme "situazione di furto di proprietà intellettuale". Trump ha anche precisato che avvierà negoziati con la Ue per ridurre le barriere commerciali. Affermazioni che accompagnavano il via libera a nuovi dazi sull'import cinese per 60 miliardi di dollari che entreranno in vigore fra 30 giorni.

Per parte sua il governo cinese ha risposto dicendo che "la Cina non spera di entrare in una guerra commerciale, ma non ha paura di farlo". Nel comunicato del ministero del Commercio di Pechino si aggiunge anche che "la Cina spera che gli Usa facciano un passo indietro dal baratro, prendano decisioni prudenti ed evitino di trascinare in zona pericolosa le relazioni commerciali bilaterali".

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Ha pesato sui mercati anche il piano cinese per imporre dazi alle importazioni Usa per 3 miliardi di dollari su maiali vino e tubi d'acciaio.

** SYDNEY ha chiuso sfiorando -2% e toccando il minimo mensile. Hanno sofferto soprattutto le azioni delle aziende che commerciano in materie prime: l'indice di comparto ha perso il 3%.

** SHANGHAI e HONG KONG intorno alle 8, ore italiana, sono in caduta con perdite rispettivamente del 4 e del 3% in corso di seduta.

I titoli tecnologici, quelli i cui prodotti sono stati presi di mira dall'amministrazione Usa, stanno registrando le maggiori perdite: gli indici di comparto perdono rispettivamente il 4,8% a Shanghai e il 4,8% sull'isola.

Prada perde lo 0,84%.

** SEOUL cede oltre il 3%.

** TAIWAN e MUMBAI sono in calo oltre l'1,5%, SINGAPORE oltre il 2%.