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Borse caute in attesa delle minutes del FOMC. Sale Milano

Il mercato azionario giapponese quest'oggi ha restituito quanto di buono conquistato ieri, complice un ritorno delle vendite che ha portato il Nikkei 225 a terminare gli scambi in rosso dell'1,1%. A frenare gli investitori hanno contribuito i timori di un rialzo dei tassi di interesse in America che potrebbe provocare un deflusso di capitali dall'Asia. Il listino nipponico ha risentito anche del rafforzamento dello yen nei confronti dello yen dopo il deludente avvio della stagione degli utili societari Usa, con la trimestrale di Alcoa (NYSE: AA - notizie) inferiore alle attese degli analisti.

Sotto la parità le Borse europee che dopo un avvio debole hanno provato a risalire la china, mantenendosi al momento tutte in territorio negativo. Il Dax30 mostra un frazionale calo dello 0,12%, seguito dal Cac40 che scende dello 0,19%, mentre resta più indietro il Ftse100 con un rosso dello 0,4%.

Poco fa è stato diffuso il dato relativo alla produzione industriale di agosto che ha mostrato un rialzo dell'1,6%, dopo la flessione dell'1,1% precedente, superando le attese del mercato che si era preparato ad un incremento meno marcato dello 0,6%.
Gli investitori attendono di conoscere il contenuto delle minutes del FOMC che saranno pubblicate in serata nella speranza di avere ulteriori indicazioni in merito alla tempistica della prossima stretta monetaria negli Stati Uniti.

In controtendenza Piazza Affari dove il Ftse Mib, superata una brevissima fase di incertezza iniziale, ha imboccato la via dei guadagni e ora sale dello 0,58% poco sopra i 16.550 punti.

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Tra le blue chips in controtendenza troviamo Mediaset (Londra: 0NE1.L - notizie) che lascia sul parterre oltre il 3% del suo valore, complici i rumors secondo cui non sarebbe in arrivo per Premium un'offerta da parte di Vivendi (Londra: 0IIF.L - notizie) .
Male anche STM che dopo il calo di ieri continua a perdere terreno con un rosso dell'1,85%, appesantito dal crollo di Ericsson che ha lanciato un profit warning sui conti del terzo trimestre.

In rosso anche Telecom Italia (Other OTC: TIAJF - notizie) che scende dell'1,25% e le prese di profitto frenano Leonardo-Finmeccanica (Other OTC: FINMF - notizie) che restituisce al mercato il guadagno della vigilia con un ribasso dello 0,69%.

Acquisti sui bancari tra i quali spicca Banco Popolare (Amsterdam: PB8.AS - notizie) con un rally di oltre il 5%, ma performano bene anche Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) e Banca Popolare di Milano (Milano: PMI.MI - notizie) , in ascesa del 3,54% e del 3,02%, seguiti da Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) che avanza del 2,67%. Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) si apprezza dell'1,54% e a poca distanza troviamo Banca Monte Paschi con un incremento dell'1,35%, seguito da Banca Popolare dell'Emilia Romagna e da Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) che viaggiano in salita dell'1,03% e dello 0,65%.

In positivo i titoli del settore oil malgrado i prezzi del petrolio si mantengano poco al di sotto dei 51 dollari al barile dopo il calo di ieri. Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) progredisce dell'1,02%, seguito da Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) ed ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) che salgono dello 0,85% e dello 0,67%.

Sul fronte macro Usa in agenda troviamo solo l'indice settimanale relativo alle richieste di mutui ipotecari. In calendario un discorso di William Dudley, presidente della Fed di New York, ma a prendere la parola sarà anche Esther George, a capo della Fed di Kansas City.

Due ore prima della chiusura di Wall Street l'attenzione sarà rivolta alle minutes del FOMC, ossia ai verbali dell'ultima riunione di politica monetaria della Fed tenutasi lo scorso 21 settembre.

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