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Borse caute, Milano aiutata dalle banche. Vola Mediaset

Ancora una seduta in rosso per le Borse cinesi che anche oggi hanno perso terreno, con lo Shanghai Composite e l?hang Seng entrambi in flessione di mezzo punto percentuale. Intanto la Cina ha adottato nuove misure, con particolare attenzione al sistema bancario, per evitare il rischio di bolle finanziaria.

In positivo la Borsa giapponese che dopo la pausa di ieri ha ripreso la via dei guadagni con il Nikkei 225 che ha terminato gli scambi in salita dello 0,53%. La Bank of Japan ha confermato la sua politica monetaria, ma ha fatto sapere di essere più ottimista sull'economia. Immediata la reazione del mercato valutario che ha visto il dollaro apprezzarsi nei confronti dello yen, sostenuto anche dalle indicazioni della Yellen che ieri in sera ha parlato di un mercato del lavoro Usa solido come non lo si vedeva da quasi un decennio.

In lieve progresso le Borse europee che dopo una partenza poco sotto la parità sono riuscite a risalire la china. Il Ftse100 e il Dax30 ora mostrano un frazionale rialzo dello 0,01% e dello 0,05%, preceduti dal Cac40 che sale dello 0,27%.

Sul fronte macro l'unico aggiornamento è stato quello diffuso in Germania con riferimento all'indice dei prezzi alla produzione che a novembre ha registrato una variazione positiva dello 0,3%, in frenata rispetto al rialzo dello 0,7%, ma oltre le previsioni degli analisti che si erano preparati ad un incremento meno marcato dello 0,1%.

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In positivo Piazza Affari che vede il Ftse Mib poco oltre i 19.000 punti, in rialzo dello 0,22%.
Tra le blue chips in controtendenza segnaliamo Campari (Milano: CPR.MI - notizie) che arretra dell'1,77%, seguito da Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) che perde l'1,56%, complici le prese di profitto dopo il rally messo a segno di recente.

Il titolo è inoltre frenato dalla bocciatura di Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) che ha ridotto la raccomandazione sul titolo da "buy" a "neutral", con un prezzo obiettivo alzato da 0,47 a 0,53 euro.
In calo nel settore oil anche Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) ed ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) che scendono dello 0,61% e dello 0,4% malgrado i prezzi del petrolio siano fermi appena sopra la soglia dei 52 dollari al barile.

In forte rally Mediaset (Londra: 0NE1.L - notizie) che vanta un progresso del 18% complice la speculazione legata alle possibili mosse di Vivendi (Londra: 0IIF.L - notizie) che starebbe puntato al 30% del capitale della società italiana. Gli analisti però non si aspettano il lancio di un'OPA, vista la difesa da parte di Fininvest e del Governo.

Tornano gli acquisti sui bancari sostenuti dall'imminente varo dal parte del Governo del decreto che dovrebbe autorizzare la ricapitalizzazione degli istituti di credito, con misure per un importo pari a 20 miliardi di euro.
Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) si apprezza del 2,84%, seguito da Banco Popolare (Amsterdam: PB8.AS - notizie) e Banca Popolare di Milano (Milano: PMI.MI - notizie) che avanzano dell'1,87% e dell'1,62%, mentre Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) e Banca Popolare dell'Emilia Romagna progrediscono entrambi dell'1,6%.

In ascesa dello 0,7% Mediobanca, seguito da Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) che sale dello 0,5%, mentre è debole Banca Monte Paschi che mostra un calo dello 0,1%: sembra più vicino l'intervento dello Stato dopo che la conversione dei bond subordinati non sta dando i risultati sperati.

Sul fronte macro Usa non sono previsti aggiornamenti macro di rilievo ad eccezione dell'indice settimanale Redbook relativo alle vendite al dettaglio nelle maggiori catene americane.

Prima dell'avvio degli scambi a Wall Street si conosceranno i risultati trimestrali di BlackBerry (Swiss: BB.SW - notizie) che dovrebbero consegnare una perdita per azione di 0,01 dollari, mentre dai conti di FactSet Research Systems (Francoforte: 901629 - notizie) e di General Mills (NYSE: GIS - notizie) ci si attende un utile per azione pari rispettivamente a 1,7 e a 0,87 dollari. A mercati chiusi si guarderà alla trimestrale di FedEx (Swiss: FDX-USD.SW - notizie) e di Nike (Sao Paolo: NIKE34.SA - notizie) che per non deludere le attese dovranno centrare l'obiettivo di un eps pari rispettivamente a 2,89 e a 0,43 dollari.

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