Borse caute: Piazza Affari più delle altre. Bene STM ed Fca
La Borsa di Tokyo quest'oggi è rimasta chiusa per festività e tornerà agli scambi domani dopo il week-end più lungo del solito. Intanto i nuovi massimi storici messi a segno venerdì scorso da Wall Street non sembrano scaldare le Borse europee che procedono in maniera contrastata.
Al momento si mantiene in positivo solo il Ftse100 che sale dello 0,21%, mentre il Dax30 e il Cac40 arretrano rispettivamente dello 0,37% e dello 0,57%.
Sul fronte macro è stato diffuso in Europa il tasso di disoccupazione che a novembre è rimasto fermo al 9,8%, in linea con le previsioni.
In Germania la bilancia commerciale in termini destagionalizzato a novembre ha evidenziato un surplus di 21,7 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 20,5 miliardi di ottobre e oltre le previsioni degli analisti fissate a 21,4 miliardi di euro.
Sempre in terra tedesca è stato diffuso il dato relativo alla produzione industriale che a novembre ha evidenziato un rialzo dello 0,4%, in frenata rispetto al dato di ottobre rivisto verso l'alto da +0,3% a +0,5% e sotto le attese degli analisti che puntavano ad un incremento più marcato dello 0,7%.
Intanto viaggia in rosso anche Piazza Affari dove, dopo un avvio in progresso, il Ftse Mib ha cambiato direzione di marcia e ora si presenta a ridosso dei 19.550 punti con un ribasso dello 0,65%.
Tra le blue chips che salgono in controtendenza troviamo Fca che avanza di oltre il 2% dopo la notizia relativa agli investimenti da 1 miliardo di dollari in due impianti del Midwest negli Stati Uniti.
In progresso dell'1,27% STM (Shenzhen: 000892.SZ - notizie) che recupera terreno dopo le recenti flessioni, aiutato dalle indicazioni di UBS (Londra: 0QNR.L - notizie) che, pur avendo mantenuto invariato il rating "neutral", ha alzato il prezzo obiettivo da 8,1 a 10 euro.
Avanza di quasi un punto YNap, seguito da Terna (Amsterdam: TX6.AS - notizie) che progredisce dello 0,83% dopo che Jefferies ha ribadito il rating "buy" sul titolo, con un target price migliorato da 4,5 a 4,8 euro.
La flessione dei prezzi del petrolio in direzione dei 53 dollari al barile penalizza Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) ed ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) che perdono lo 0,41% e l'1,15%, mentre Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) resta a galla con un vantaggio dello 0,36%.
In rosso di oltre un punto e mezzo Poste Italiane (Dusseldorf: 29884131.DU - notizie) penalizzato dal newsflow secondo cui il gruppo potrebbe rimborsare i sottoscrittori del fondo Invest Real Security.
Segno meno per i bancari che vedono Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) indietreggiare dell'1,49% anche se Jefferies ha ribadito il rating "buy" sul titolo, con un fair value alzato da 3 a 3,5 euro.
In ribasso di oltre l'1% Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) , seguito da BPER Banca che perde lo 0,66% e a poca distanza troviamo Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) che scende dello 0,6% complice la bocciatura di S&P Global Market Intelligence che ha cambiato strategia da "buy" a "hold", con un prezzo obiettivo che sale da 2,4 a 2,7 euro.
In calo dello 0,34% Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) , mentre Banco BPM prova a mantenersi sopra la parità con un frazionale rialzo dello 0,07%.
Per oggi non sono previsti aggiornamenti di rilievo sul fronte macro in America, dove è previsto un discorso di Eric Rosengren, presidente della Fed di Boston, oltre al quale prenderà la parola anche Dennis Lockhart, a capo della Fed di Atlanta (BSE: ATLANTA.BO - notizie) .
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