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Borse deboli Milano la peggiore

Poca voglia di comprare, soltanto intorno a metà mattinata una fiammata aveva riportato il nostro indice principale sopra la linea della parità, ma si è dimostrato un fuoco di paglia perché ben presto son tornate le vendite.

Al termine delle contrattazioni il nostro indice di riferimento faceva segnare un -0,96% a 16.839 punti, ma un’asta di chiusura decisamente deludente ha fatto sprofondare il Ftse Mib (-1,21%) sotto quota 16.800 punti risultando di gran lunga l’indice più penalizzato fra quelli del Vecchio Continente.

Francoforte Parigi e Londra hanno limitato le perdite intorno al mezzo punto percentuale e per il momento anche gli indici a stelle e strisce navigano sotto la parità seppur per pochi decimi di punto percentuale.

Sul listino milanese soltanto il comparto petrolifero ha concluso la seduta facendo segnare un buon rimbalzo, Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) (+2,29%) è risultato il best performer di giornata, in intraday aveva superato di nuovo quota 13 euro avvicinandosi così al massimo dell’anno stabilito lo scorso primo luglio.

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Bene (Londra: 0N6T.L - notizie) anche Saipem (EUREX: 577305.EX - notizie) (+0,75%) ed Eni (Euronext: ENI.NX - notizie) (+0,29%). Soltanto altri due titoli non hanno ceduto alle vendite, e precisamente Salvatore Ferragamo (Londra: 0P52.L - notizie) (+0,53%) giunto al terzo rialzo consecutivo e Telecom Italia (Other OTC: TIAJF - notizie) (+0,44%) che ha trovato la strada sbarrata a quota 0,8 euro.

Maglia nera per Yoox Net-a-Porter (-4,37%) che effettivamente sembra valutata troppo generosamente dal mercato.

Torna a scendere Azimut (Milano: AZM.MI - notizie) (-3,27%), così come Exor (-3,18%) che interrompe una serie positiva che durava da 8 sedute.

Dietro Front per Generali (EUREX: 566030.EX - notizie) (-2,89%) e Banca Mediolanum (-2,80%), per entrambi i titoli i segnali che arrivano al mercato non sembrano molto confortanti, possiamo invece parlare di prese di profitto per Ferrari (Berlino: 2FE.BE - notizie) (-2,49%) che arrivava da un periodo semplicemente straordinario.

In calo anche Leonardo-Finmeccanica (-2,37%) che torna sotto quota 10 euro ed Enel (Swiss: ENEL.SW - notizie) (-2,34%) che rimane invece sopra quota 4 euro, la mega-utility italiana ha spesso però saputo rispondere a periodi di sbandamento essendo tutt’ora ben sopra la quotazione media degli ultimi dodici mesi.

Non possiamo concludere un commento alla giornata a Piazza Affari senza citare il comparto bancario, ebbene, si sono visti solo frecce rosse, ma nessun titolo ha perso oltre due punti percentuali.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro

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Autore: Giancarlo Marcotti Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online