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Borse deboli tranne Londra. Leonardo ancora ko a Milano

Non si ferma l'arretramento della piazza azionaria giapponese che anche oggi ha perso terreno, chiudendo la quarta seduta consecutiva in calo. L'indice Nikkei 225 ha ceduto l'1,32%, registrando il maggior calo giornaliero degli ultimi 7 mesi, complici le prese di profitto dopo il recente rally.
Gli investitori hanno preferito liquidare alcune posizioni anche per via del rafforzamento dello yen nei confronti del dollaro e delle incertezze sulla riforma fiscale Usa.

In rosso le Borse europee che dopo una partenza in moderato rialzo non sono riuscite a confermare le loro buone intenzioni. Al momento solo il Ftse100 si presenta sopra la parità con un progresso dello 0,21%, mentre il Dax30 e il Cac40 scendono rispettivamente dello 0,11% e dello 0,24%.
Per oggi non sono previsti dati macro di rilievo in Europa e in agenda troviamo solo i discorsi di Constancio e Nowotny, membri della BCE (Toronto: BCE-PRA.TO - notizie) .

Le vendite hanno la meglio anche a Piazza Affari dove il Ftse Mib si presenta ad un passo da quota 22.450, con un ribasso dello 0,4%
Sul fronte obbligazionario da seguire il collocamento del BTP Italia, il titolo del Tesoro indicizzato all'inflazione, la cui offerta durerà fino al 15 novembre.

Tra le blue chips in controtendenza troviamo Ferrari (Xetra: 30092157.DE - notizie) che sale dell'1,22%, seguito da Enel (Londra: 0NRE.L - notizie) che si apprezza dello 0,85% e tra le utilities provano a spingersi in avanti anche Italgas e Snam (Amsterdam: QE6.AS - notizie) con un frazionale rialzo dello 0,19% e dello 0,05%, seguiti da Terna (Amsterdam: TX6.AS - notizie) che resta sulla parità. Poco sotto A2A (EUREX: 928195.EX - notizie) con un calo dello 0,06% in attesa dei conti del terzo trimestre che saranno diffusi in giornata.

Volatile Salvatore Ferragamo che dopo un rally iniziale di quasi il 5%, ora cede lo 0,36%, dopo che il presidente del gruppo ha illustrato il rinnovo dell'accordo di famiglia che riguarda la terza e la quarta generazione.
Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore del lusso male YNap che cede l'1,66% complice la bocciatura di Credit Suisse (IOB: 0QP5.IL - notizie) che ha ridotto il giudizio sul titolo da "outperform" a "neutral", con un prezzo obiettivo tagliato da 32 a 29 euro.

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In rosso i bancari tra i quali al momento si salva solo Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) con un rialzo dello 0,15%, mentre Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) cede lo 0,71%, seguito da Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) che arretra dell'1,12%. In flessione di circa un punto e mezzo Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) e Banco BPM, ma ad avere la peggio è Bper Banca con una perdita del 3,3%.

Non si ferma l'emorragia di Leonardo che dopo aver lasciato sul parterre oltre il 21% del suo valore venerdì scorso, scende oggi del 3,25%. Non aiuta in alcun modo la notizia da cui si è appreso che la società insieme a Milestone Aviation fornirà tre velivoli Agusta Westland AW169 a Falcon Aviation negli Emirati Arabi.

Da segnalare la pesante intonazione di Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) che accusa un ribasso del 2,5% dopo che Goldman Sachs (NYSE: GS-PB - notizie) ha deciso di cambiare strategia sul titolo, passando da "buy" a "neutral", con un target price che scende da 1,01 a 0,86 euro.

Per oggi non è previsto alcun dato macro di rilievo in America, dove è in agenda solo un discorso di Patrick Harker, presidente della Fed di Philadelphia.

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