Borse Europa in calo, pesano deboli risultati societari
LONDRA (Reuters) - Le borse europee sono scese dai massimi di 12 settimane di ieri a causa dei deboli risultati di Publicis, GEA e TUI che hanno offuscato i guadagni del comparto bancario.
** Alle 11,20 circa, l'indice europeo STOXX 600 cala dello 0,3%, col tedesco Dax che perde lo 0,7% dopo i dati deludenti della produzione industriale di dicembre, che aumentano i timori per il raffreddamento delle prospettive globali.
Gli investitori sono anche nervosi per i colloqui tra la Cina e gli Stati Uniti la settimana prossima sulla disputa commerciale. Il 2 marzo, in mancanza di un accordo, Washington imporrà una nuova serie di dazi sulle merci cinesi.
** I titoli bancari sono in rialzo, anche sulla scia di UniCredit, i cui risultati del quarto trimestre hanno superato le attese.
** Ma in altri casi gli utili invece deludono. Publicis cala di oltre il 13% e trascina con sé WPP, che perde il 6,7%.
** Deutsche Bank ha declassato Publicis a "hold" da "buy" dopo che i timori sollevati dai risultati.
** Il tour operator TUI ha raffreddato il settore dei viaggi, con risultati deludenti a causa del caldo torrido della scorsa estate e della sterlina più debole.
A Londra il titolo perde oltre il 15%, toccando il minimo da aprile 2017. Alla borsa di Francoforte invece il calo è probabilmente il maggiore da un decennio.
** La rivale britannica Thomas Cook guadagna oltre l'11%, con gli investitori che plaudono al piano per una revisione strategica, in cui rientra la possibile vendita della compagnia aerea, mentre la società di viaggi più antica del mondo cerca di tagliare il debito e ripristinare la fiducia dopo due profit warning alla fine dello scorso anno.
** Il produttore tedesco di macchine per l'industria alimentare GEA cala del 14,3% dopo aver rottamato i propri obiettivi a medio termine e aver registrato un calo degli utili.
** In rosso il comparto dell'acciaio, con ArcelorMittal che perde quasi il 3% dopo i risultati. Il produttore di acciaio Voestalpine perde il 4,4% dopo aver annunciato la perdita trimestrale.
(Josephine Mason)