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Borse Europa in calo su minerari, timori di rialzo tassi

Panoramica della Borsa di Francoforte

(Reuters) - Le borse europee sono appesantite dai titoli minerari, dopo un calo dei prezzi dei metalli e la pubblicazione di forti dati economici che hanno alimentato i timori che i tassi di interesse possano rimanere elevati ancora a lungo.

Intorno alle 10,25 lo STOXX 600 è in ribasso dello 0,7%. Gli investitori attendono anche la pubblicazione dei verbali dell'ultima riunione della Federal Reserve statunitense, prevista in giornata.

L'indice europeo del settore delle industrie estrattive cede l'1,8%, con i minerari che seguono il calo dei prezzi del rame, appesantiti anche dalle preoccupazioni per le prospettive della domanda da parte della Cina, principale consumatore.

I dati di ieri hanno mostrato che l'attività economica francese e tedesca si trova in territorio positivo, mentre il rimbalzo dell'attività economica statunitense ha sostenuto la valutazione che i tassi di interesse di entrambe le economie rimarranno più alti ancora a lungo.

Secondo dati pubblicati oggi, il tasso d'inflazione in Germania non mostra segni di allentamento e le pressioni sui prezzi dell'energia e dei generi alimentari sono rimaste elevate a causa della guerra in Ucraina.

Tuttavia, quest'anno i titoli europei hanno registrato un rimbalzo rispetto agli omologhi statunitensi, grazie alle migliori condizioni climatiche, alle speranze che l'economia della zona euro riesca a evitare la recessione e alla spinta data dalla riapertura della Cina.

I titoli di Be Semiconductor balzano dell'8,6%, posizionandosi in cima allo STOXX 600, dopo che il fornitore olandese di apparecchiature per la produzione di chip ha fatto sapere che le recenti tensioni tra Stati Uniti e Cina non hanno influito sulle vendite e sugli ordini.

Fresenius perde il 5,5% dopo che il gruppo sanitario tedesco ha previsto un calo degli utili per il 2023, in parte a causa dei piani che considerano di cedere il controllo strategico del gruppo di dialisi Fresenius Medical Care.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)