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Borse Europa in leggero rialzo con petroliferi, persistono timori crescita

Panorama della borsa di Francoforte

(Reuters) - Le borse europee fanno segnare un leggero rialzo, sostenute dai titoli legati al settore energetico e dalla Federal Reserve statunitense che rimane fedele alle restrizioni di politica monetaria, ma con un sentiment che resta fragile a causa delle persistenti preoccupazioni per il rallentamento della crescita economica.

Alle 11,30 l'indice paneuropeo STOXX 600 guadagna lo 0,22% muovendosi al rialzo per la seconda seduta consecutiva.

I guadagni toccano tutti i settori, con in testa un rialzo dello 0,85% del settore energetico, grazie all'aumento dei prezzi del greggio dovuti alla scarsità di offerta.

I verbali della riunione di politica monetaria della Fed di inizio maggio hanno mostrato la fiducia dei banchieri centrali nella forza dell'economia statunitense. È stata comunque confermata la decisione di aumentare i tassi di interesse di 50 punti base nelle prossime due riunioni per contenere l'impennata dei prezzi, esacerbata dalla guerra in Ucraina.

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La Banca centrale europea dovrebbe iniziare il proprio ciclo di rialzi a luglio, lasciando gli investitori preoccupati per una probabile stretta sull'economia globale.

La società idrica United Utilities perde il 5,03% dopo aver reso noto che le bollette medie delle famiglie non sono aumentate per l'intero anno. Anche altre utility britanniche sono scivolate a causa delle preoccupazioni per l'estensione al settore di una tassa sui profitti extra sull'energia.

Anche i produttori di chip sono in ribasso, dopo che la società statunitense NVIDIA ha previsto vendite per il trimestre in corso inferiori alle aspettative degli analisti. Infineon, Be Semiconductor e Asm International sono tutte in calo tra lo 0,4% e l'1,8%.

Nvidia è stata anche l'ultima azienda globale a lanciare un allarme sulla debolezza della domanda cinese a causa delle lunghe limitazioni imposte a causa del Covid-19 .

Bt Group perde il 4,34% dopo che la Gran Bretagna ha avviato un'inchiesta di sicurezza nazionale sull'accordo con cui il maggiore azionista del gruppo di telecomunicazioni, Patrick Drahi, ha aumentato la propria partecipazione al 18%.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Gianluca Semeraro)