Annuncio pubblicitario
Italia markets close in 4 hours 27 minutes
  • FTSE MIB

    34.780,78
    +21,09 (+0,06%)
     
  • Dow Jones

    39.760,08
    +477,75 (+1,22%)
     
  • Nasdaq

    16.399,52
    +83,82 (+0,51%)
     
  • Nikkei 225

    40.168,07
    -594,66 (-1,46%)
     
  • Petrolio

    82,44
    +1,09 (+1,34%)
     
  • Bitcoin EUR

    65.530,27
    +350,63 (+0,54%)
     
  • CMC Crypto 200

    885,54
    0,00 (0,00%)
     
  • Oro

    2.230,00
    +17,30 (+0,78%)
     
  • EUR/USD

    1,0789
    -0,0041 (-0,38%)
     
  • S&P 500

    5.248,49
    +44,91 (+0,86%)
     
  • HANG SENG

    16.541,42
    +148,58 (+0,91%)
     
  • Euro Stoxx 50

    5.088,81
    +7,07 (+0,14%)
     
  • EUR/GBP

    0,8549
    -0,0018 (-0,21%)
     
  • EUR/CHF

    0,9766
    -0,0018 (-0,19%)
     
  • EUR/CAD

    1,4660
    -0,0027 (-0,19%)
     

Borse Europa, titoli in calo su stallo negoziati Usa-Cina, male settore auto

(Reuters) - Nella mattinata odierna i titoli europei scambiano in calo penalizzati dall'affievolirsi delle speranze che Usa e Cina possano giungere a un accordo sul fronte commerciale.

L'indice paneuropeo STOXX 600, attorno alle 10,30, cede lo 0,6%.

Nel fine settimana i negoziati sono finiti in un'impasse con Washington che ha chiesto garanzie di cambiamenti concreti nelle leggi del Paese asiatico e Pechino che non è disposto a scendere a compromessi che minino i propri interessi.

L'indice del settore auto, sensibile agli sviluppi dei negoziati sui dazi, è quello più penalizzato, trascinato in particolar modo dal calo di Daimler.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Nel fine settimana Reuters ha scritto che il gruppo cinese Baic potrebbe cercare di acquistare una quota pari al massimo al 5% di Daimler.

Tra i titoli peggiori, Thyssenkrupp crolla di oltre il 6%. Il colosso industriale tedesco ha fatto sapere che cercherà partner per le proprie attività siderurgiche, dopo aver abbandonato l'idea di una fusione europea con l'indiana Tata Steel.

Il maggior fornitore britannico di energia Centrica si apprezza dell'1,6% dopo aver mantenuto invariato il proprio outlook annuale, nonostante la maggiore competizione dovuta ai limiti di prezzo applicati a livello nazionale alle bollette energetiche.