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Borse Europa, indici in calo su rinnovati timori Ucraina

Un trader al lavoro a Londra. REUTERS/Luke MacGregor

LONDRA (Reuters) - Le Borse europee hanno aperto in calo stamani, con gli investitori preoccupati per una possibile escalation della crisi ucraina nel fine settimana.

Le azioni delle società maggiormente esposte in Russia - come Nokian Renkaat, Carlsberg e Raiffeisen Bank International - sono tra quelle che perdono di più.

Gli sforzi diplomatici avevano calmato i mercati, ma le tensioni sono tornate a crescere dopo che il presidente Usa Barack Obama ha annunciato sanzioni contro la Russia, tra cui divieti sui visti e congelamento di beni.

Stamani il presidente russo Vladimir Putin ha respinto il monito di Obama, sostenendo che la Russia non può ignorare le richieste di aiuto che arrivano dall'Ucraina.

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Gli investitori sono cauti anche in attesa che i dati Usa sull'occupazione forniscano segnali sullo stato dell'economia e aiutino a individuare la direzione del mercato nel breve termine.

Negli Stati Uniti i posti di lavoro non agricoli sono stimati in crescita di 149.000 unità a febbraio in miglioramento rispetto ai 113.000 di gennaio e ai 75.000 di dicembre. Gli analisti dicono che sulle attese potrebbero aver pesato in negativo i dati Adp sull'occupazione del settore privato e il sondaggio Ism sul settore dei servizi, pubblicati questa settimana.

Oggi, in Asia, la Borsa di Tokyo ha guadagnato lo 0,9%, mentre l'indice MSCI Asia-Pacifico (che non contempla il Giappone) ha registrato un aumento dello 0,34%.

L'indice paneuropeo FTSEurofirst 300 alle 11,00 italiane perdeva lo 0,45% attestandosi a 1.338,47 punti.

Il paniere delle blue chip Euro STOXX 50 lascia sul terreno alla stessa ora lo 0,45% a 3.130,34.

Guardando alle singole piazze, Francoforte -0,87% Parigi -0,29%, Londra -0,4%, Madrid -0,08%, Milano -0,26%.

Tra i titoli in evidenza:

* Il gruppo Getinge perde il 15% dopo aver annunciato che i ricavi del primo trimestre risentiranno di una combinazione negativa di fattori: costi più alti per consulenze, calo degli ordini, problemi di produzione e condidizioni valutarie avverse.

* Il produttore finlandese di pneumatici Nokian Renkaat perde l'1,8%.

* Il produttore di birra danese Carlsberg perde l'1,2%.

* L'austriaca Raiffeisen Bank International perde il 2%.

* Brembo è ancora in rialzo dopo il balzo di oltre il 10% segnato ieri grazie ai risultati più forti delle attese e sulla possibilità di M&A.