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Borse europee in rosso, ma Wall Street …

Wall Street è un faro, ma non sempre le altre Borse si adeguano. Forse il mercato incorporava già il rimbalzo odierno dei listini a stelle e strisce ed allora, quando a New York il guadagno fatto segnare in apertura si è ridimensionato, sulle Piazze europee sono arrivate immediatamente copiose vendite.

Sul nostro Ftse Mib (-1,23%), che prima dell’apertura della Borsa americana viaggiava intorno alla parità, sono improvvisamente scomparsi i compratori che si sono fatti rivedere solo nei minuti finali di contrattazione.

Alla fine quindi soltanto Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) (+0,26%) ed Stmicroelectronics (Amsterdam: ST8.AS - notizie) (+0,05%) sono riusciti a mantenere una sbiadita freccia verde, per il resto un monocromatico rosso.

Han lasciato sul terreno oltre tre punti percentuali finendo in fondo alla classifica odierna Banca Generali (-3,23%), Buzzi Unicem (Londra: 0NVQ.L - notizie) (-3,18%), Banco BPM (-3,06%) e Recordati (-3,03%).

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Le vendite non hanno risparmiato gli altri titoli del comparto bancario: Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) (-2,88%), Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) (-2,37%), Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) (-1,83%), Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) (-0,97%) e Bper Banca (-0,88%).

Continua poi il periodo nero di Cnh Ind. (-2,52%), il titolo ha sfondato al ribasso un livello psicologico importante: quello dei 10 euro, non si vedevano quotazioni simili dallo scorso mese di settembre.

Nuovo dietro-front per Terna (Amsterdam: TX6.AS - notizie) (-2,43%) e Mediaset (Amsterdam: MA8.AS - notizie) (-2,33%), il titolo del Biscione ripiomba nuovamente sotto quota 3 euro, un livello già testato un paio di volte negli ultimi due mesi.

La debolezza dei titoli del Lingotto pesa naturalmente su Exor (-2,19%) la cui volatilità si è decisamente alzata nell’anno in corso.

E concludiamo con Finecobank (MDD: FBK.MDD - notizie) (-1,84%), non poteva di certo esser questa una seduta positiva per il risparmio gestito, il titolo poi soltanto la scorsa settimana aveva ritoccato il proprio massimo storico, è naturale che quindi che ora cerchi un livello sul quale consolidare i guadagni messi a segno negli ultimi mesi, quota 9,5 euro sarebbe proprio un livello ottimale.

Attualmente i tre principali indici della Borsa americana stanno guadagnando ben oltre il punto percentuale, sembra proprio quindi che il rimbalzo si possa consolidare, stiamo comunque a vedere.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro

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Autore: Giancarlo Marcotti Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online