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Le Borse hanno meno appeal ora. E' il momento di vendere?

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista a Pietro Paciello, Head of Business Development and Chief Analyst presso Tier1FX, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulle valute, su alcune commodities e sugli scenari attesi per le Borse. Pietro Paciello è autore del libro appena pubblicato TRADING PLAN. Per info clicca qui

Nelle ultime sedute il dollaro ha perso terreno nei confronti dello yen e dell'euro, malgrado le positive indicazioni dal fronte macro Usa. Come valuta questa reazione e cosa si aspetta nel breve?

I mercati sono davvero difficili da interpretare in questo momento e credo che ciò sia una cosa abbastanza palese. Se però pensiamo che il mercato rimanga sempre dollarocentrico, e per me non c'è motivo per dubitarne, vedo che il dollaro-yen si mantiene ancora su un'area di supporto dinamica interessante. Continuo a pensare che possiamo parlare di una debolezza diffusa e generalizzata del biglietto verde solo se dovessimo vedere una rottura al ribasso di area 111,5.

Fino a quando il dollaro-yen si manterrà al di sopra di tale soglia, e considerando la divergenza rialzista che c'è sul grafico giornaliero, non vedo motivi per parlare di dollaro debole.
Cambierò idea in maniera decisa sull'azionario e più in generale sul rischio solo se dovessi vedere il dollaro-yen sotto area 111,5. Fino a quando rimarrà al di sopra di tale soglia credo che siamo in una fase di trading range, ma problemi per il rischio ancora non ne riesco a leggere.

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Non c'è motivo per dire che il mercato sta entrando in una fase risk-off, per cui il dollaro-yen sulla debolezza fino a 112,6/112,8 va comprato perchè potrebbe ancora allungare verso area 117,5.
Questa view favorevole sul dollaro-yen e quindi sul rischio si inverte completamente solo in caso di violazione di area 111,5.

A supporto di quanto detto fino ad ora, l'euro-dollaro sta semplicemente rimbalzando dopo essere stato venduto abbastanza pesantemente nell'ultima settimana.
Come sul dollaro-yen vediamo una divergenza rialzista, sull'euro-dollaro ce n'è una ribassista e credo che ci sarà un'inversione potenziale solo qualora dovesse chiudere sopra area 1,072/1,073, prima resistenza importante che vedo sul grafico.

Sarei dell'avviso di ipotizzare un'inversione della dinamica risk-on, quindi trovare un po' la soglia di pericolo parallela rispetto a quella rilevata sul dollaro-yen, solo in caso di chiusura dell'euro-dollaro sopra 1,085.
Fino a quando il cambio non sfonderà tale soglia e il dollaro-yen non romperà area 111,5, vedo sempre un enorme trading range.

L'oro nelle ultime giornate ha ripreso quota riportandosi in area 1.240 dollari l'oncia. Si aspetta ulteriori progressi nel breve per questa materia prima?

L'oro mi sembra che ormai sia un metronomo del rischio, nel senso che se è vero che con l'analisi appena fatta sul dollaro abbiamo parlato di un mercato sicuramente lontano da cambi di direzione strategici, il gold sta assecondando con molta lucidità queste continue fasi di accumulo e distribuzione tipiche del trading range in atto sull'azionario.

In questo omento vediamo le Borse non particolarmente brillanti e questo si riflette in un oro che sembra tornare a salire. Dal punto di vista squisitamente pratico, c'è una resistenza statica in zona 1.250 dollari l'oncia, e se l'oro dovesse riuscire a chiudere al di sopra di tale soglia non avrà ostacoli fino all'area dei 1.300 dollari.

In questo momento il vero market driver non è il dollaro quanto l'oro e se vedrò quest'ultimo superare i 1.250 dollari a quel punto il risk-off si attiverà per forza.
Vedo più lontani i livelli di violazione sull'euro-dollaro e sul dollaro-yen, mentre c'è un test abbastanza imminente da parte del gold che oltre i 1.250 dollari darebbe un segnale di corsa ai beni rifugio.

Il petrolio continua a mantenersi a poca distanza dai recenti massimi di periodo senza dare vita per ora ad accelerazioni rialzista. Cosa si aspetta nel breve?

Mi sembra che il petrolio sia molto controllato e segnalo ancora una volta che on c'è pressione in vendita. Direi che l'oro nero è proiettato verso l'alto e ho individuato una zona di potenziale indebolimento delle dinamiche: mi riferisco all'area dei 51,8 euro, sotto cui potrebbe scattare una dinamica di sell-off sul petrolio con un target abbastanza scontato in area 49 dollari.

Fino a quando il petrolio si manterrà al di sopra dei 51,5 dollari non mi metterei contro lo stesso, ma in caso di rottura di questa zona semi-statica di supporto vedo un rapido ritracciamento di almeno due dollari.
Lo stazionamento del greggio ad un passo dai recenti massimi sembra uno stazionamento controllato perchè sono convinto che l'oro nero abbia vissuto ormai la sua fase peggiore.

Alla luce di quanto detto fino ad ora, quale scenario possiamo tratteggiare per le Borse nel breve?

Vedo lo scenario tecnico delle Borse potenzialmente prossimo ad un deterioramento per i motivi appena evidenziati. Vedo l'oro molto forte e se è vero che il dollaro-yen e l'euro-dollaro sono lontani da livelli tecnici importantissimi, è pur vero che in questo momento il quadro intermarket segnala un biglietto verde venduto.

Nelle prossime ore presterei attenzione all'area dei 1.250 dollari dell'oro e non ad altro, visto che in caso di superamento di questo ostacolo avremo una retromarcia molto forte da parte dell'azionario.
Un'anticipazione in tal senso è stata data nelle ultime ore dal Dax30 che sta decelerando in maniera abbastanza consistente., Ricordiamo che l'indice tedesco è in un trend rialzista ben consolidato come l'S&P500, ma potrebbe facilmente correggere verso area 11.600.

Per quanto mi riguarda il mercato azionario non ha più lo stesso appeal di una volta, ma prima di dire l'ultima parola per l'analisi intermarket aspetterei la violazione di area 1.250 dollari da parte dell'oro come ultimo test.
Quanto a Piazza Affari, per il Ftse Mib abbiamo un riferimento pratico molto pulito perchè si è creata una zona di trading range facile da individuare.

Fino a quando l'indice delle blue chips si mantiene al di sopra dei 18.750 punti non ci saranno motivi per vendere, ma in caso di rottura di questo livello ci sarà spazio al ribasso almeno nell'ordine di 1.000 punti.
Per il momento non c'è alcun segnale, ma se dovessi vedere l'oro apprezzarsi e il Ftse Mib scivolare al di sotto dei 18.750 punti, inizierei a pensare ad un posizionamento ribassista.

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