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Borse in calo dopo avvio positivo. Milano a galla con le banche

Non si ferma la discesa della piazza azionaria giapponese che ha perso terreno per la terza seduta consecutiva, sulla scia della negativa conclusione di ieri a Wall Street. L'effetto Facebook (NasdaqGS: FB - notizie) che si è fatto sentire soprattutto sul Nasdaq Composite, ha avuto un impatto tutto sommato contenuto sul listino nipponico che oggi ha ceduto lo 0,47%.
Le vendite hanno avuto la meglio anche in vista della riunione della fed che avrà inizio oggi e si concluderà domani con l'annuncio ufficiale sui tassi di interesse, destinati a salire dello 0,25% secondo le previsioni.

Fallito invece il tentativo di reazione delle Borse europee che, malgrado la negativa performance di Wall Street, hanno tentato di risalire la china nelle battute iniziali, ma il rimbalzo ha avuto vita breve. Al momento resta ancora al segno più solo il Ftse100 con un frazionale rialzo dello 0,19%, mentre il Dax30 e il Cac40 scendono rispettivamente dello 0,11% e dello 0,18%.

Sul fronte macro è stato già diffuso in Germania l'indice relativo ai prezzi alla produzione che a febbraio ha mostrato un calo dello 0,1%, in frenata rispetto al rialzo dello 0,5% precedente, mentre le attese erano per una variazione positiva dello 0,1%.

Sempre in terra tedesca a breve si conoscerà l'indice Zew che a marzo dovrebbe calare da 17,8 a 12,5 punti.
In Europa invece nel pomeriggio sarà reso noto il dato preliminare dell'indice relativo alla fiducia dei consumatori che a marzo dovrebbe attestarsi a 0 punti, in calo rispetto alla rilevazione precedente fermatasi a 0,1 punti.

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Incerta anche Piazza Affari dove il Ftse Mib dopo aver tentato un allungo in direzione dei 22.750 punti, si è mosso a passo di gambero e ora viene fotografato a ridosso dei 22.600 punti con un frazionale calo dello 0,05%.

Tra le blue chips l'ultima posizione viene occupata da CNH Industrial che arretra dell'1,35% dopo l'annuncio delle dimissioni dell'AD Tobin a partire dal prossimo 27 aprile.

In rosso dell'1,11% Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) sulla scia degli ultimi rumors secondo cui le proposte del fondo Elliotto relative alla conversione delle azioni di risparmio in ordinarie e alla scissione proporzionale della rete non saranno oggetto di discussione nell'assemblea del 24 aprile prossimo.

Segno meno per le utilities con Snam (Amsterdam: QE6.AS - notizie) in calo dello 0,54%, seguito da Italgas e Terna (Amsterdam: TX6.AS - notizie) che arretrano entrambi dello 0,39%, mentre Enel (Londra: 0NRE.L - notizie) cede lo 0,35%. Diversa (Amburgo: XA6.HM - notizie) l'intonazione di A2A (EUREX: 928195.EX - notizie) che avanza dello 0,37% in attesa dei dati del 2017 che saranno diffusi in giornata.

Ancora denaro su Salvatore Ferragamo (Londra: 0P52.L - notizie) che guadagna lo 0,8% sulla scia della sentenza de tribunale di New York che ha riconosciuto un indennizzo di 60 milioni di dollari in relazione alla lotta alla contraffazione del marchio italiano.

Avanzano i bancari con Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) e Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) in progresso di circa mezzo punto, seguiti da Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) e Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) che crescono dello 0,36% e dello 0,25%, mentre Banco BPM e Bper Banca si accontentano dello 0,18% e dello 0,08%.

Il rialzo dei prezzi del petrolio oltre i 62,5 dollari al barile porta qualche acquisto sui titoli del settore oil e in particolare su Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) ed ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) che salgono entrambi dello 0,3%, mentre Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) cede lo 0,17%.

Sul fronte macro Usa per oggi è previsto solo l'indice Redbook relativo alle vendite al dettaglio nelle maggiori catene americane.

A mercati chiusi saranno diffusi i risultati del terzo trimestre dell'esercizio 2017-2018 di FedEx (Swiss: FDX-USD.SW - notizie) , per i quali si prevede un utile per azione pari a 3,11 dollari.

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